VIDEO | Un taxi ‘free’ contro code e lobby, l’iniziativa dei Radicali a Bologna

Pubblicato:26-07-2024 19:04
Ultimo aggiornamento:26-07-2024 19:04
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taxi radicali bologna
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BOLOGNA – Un taxi ‘fake’ che offre corse gratis ai cittadini “contro code e lobby” per coprire i disagi dello sciopero di oggi della categoria, sensibilizzare sulla necessità di liberalizzare il settore aprendolo a “Uber e a tutti gli operatori possibili” e avere sempre più mezzi e licenze. È l’iniziativa promossa oggi nella stazione di Bologna dai Radicali e da +Europa, che dopo un primo esperimento a Roma portano anche nel capoluogo emiliano-romagnolo il loro ‘Freetaxi’. A due passi dalla zona dei taxi di piazza Medaglie d’oro, deserta per lo sciopero dei tassisti che protestano contro l’estensione di 72 nuove licenze in città e peraltro a costo ribassato, fino a un minimo di 90.000 euro, l’auto, con tanto di adesivo sulla fiancata (più uno frontale, parodia di un noto sito hard), ha aiutato alcuni viaggiatori rimasti a piedi.

“Vogliamo che il servizio taxi sia garantito e garantito sempre. Quindi che ci siano più taxi, più licenze, che ci sia un’apertura al mercato in questo settore- spiega il segretario dei Radicali Matteo Hallissey- oggi, proprio durante lo sciopero dei tassisti a Bologna che hanno deciso di manifestare per molte ore, creando ulteriore disservizio, in un servizio che già non viene garantito normalmente, noi invece chiediamo che ci sia un cambio di paradigma totale”. Ovvero, “che il Governo intervenga per liberalizzare il settore, per far entrare Uber, Bolt e tutti gli operatori possibili. E chiediamo naturalmente ai tassisti in questo senso di avere più responsabilità. Non è possibile lamentarsi, protestare con dei comunicati stampa totalmente folli contro il Comune, contro l’amministrazione per un aumento così limitato delle licenze”.


Infatti, aggiunge Arcangelo Macedonio, della segreteria nazionale +Europa, “siamo convinti che a Bologna 72 licenze per questa città sono anche poche. I cittadini soffrono questo disservizio che non c’è. Nelle ore della notte i giovani rimangono davanti ai locali ad aspettare una discoteca, ad aspettare un taxi. Di giorno gli imprenditori rimangono in questa stazione invece di andare a un meeting di lavoro”. Così questa situazione causa una città “ferma- rincara la dose- che distrugge anche il turismo, non solo di Bologna, ma di tutte le altre città. Quindi questo è un disservizio che non può essere per un’Italia che vuole andare avanti e guardare al futuro.

Intanto l’iniziativa ‘Freetaxi’ dopo Roma e Bologna proseguirà anche nel resto d’Italia. “In tutte le maggiori città italiane il problema della mancanza dei taxi è un problema annoso– prosegue Hallissey- che danneggia i cittadini con code interminabili a tutte le ore del giorno, spesso anche con persone anziane. Ed è questo il biglietto da visita che noi diamo ai turisti che arrivano in Italia e arrivano nel nostro Paese, arrivano dalle nostre città e invece di poterle visitare e godere di servizi efficienti si ritrovano in questa situazione”.

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