lunedì 17 Novembre 2025

Disabili e piste ciclabili, in Liguria arriva ‘Ruote libere’: c’è l’accompagnatore

La Liguria punta all'inclusione anche in tema di mobilità sostenibile con Ruote libere, un progetto che mette a disposizione di chi ha problemi motori un servizio di accompagnamento lungo la ciclabile tra i Bagni San Nazaro e Boccadasse

GENOVA – Inaugurato ieri pomeriggio, con una pedalata collettiva lungo la pista ciclabile tra i Bagni San Nazaro e Boccadasse, “Ruote Libere”, il progetto di mobilità sostenibile e inclusiva frutto della collaborazione tra la cooperativa sociale Il Rastrello, i Bagni San Nazaro e il Comune di Genova. Si tratta di un servizio di noleggio per biciclette per i portatori di handicap e chi ha difficoltà motorie, che permetterà, alle persone in carrozzina, di percorrere tutta la pista ciclabile di corso Italia insieme a un accompagnatore, con un punto di ristoro e servizi igienici dedicati. Il servizio sarà disponibile dal lunedì al venerdì dalle 16 alle ore 20, e il sabato e la domenica dalle 10 alle 20. Prossimamente, il progetto prevede anche l’inclusione di lavoratori fragili nel mantenimento del decoro del punto dedicato ai disabili, della pulizia del bagno assistito e di piccole manutenzioni al noleggio bici. Il progetto sarà presentato anche il 22 e 23 settembre all’Expo Aid di Rimini.

“Il progetto ‘Ruote Libere’ dà un importante valore aggiunto al processo di inclusione delle persone a capacità motorie ridotte attraverso la mobilità sostenibile, sempre più inclusiva e accessibile”, commenta l’assessore comunale alla Mobilità, Matteo Campora. Per l’assessore alla Disabilità, Lorenza Rosso, “l’inclusione delle persone disabili è una priorità per la nostra amministrazione, perseguita attraverso l’ascolto e il coinvolgimento quotidiani delle associazioni. Questo servizio è il simbolo di ciò che stiamo facendo e continueremo a fare per l’abbattimento delle barriere fisiche, mentali, sociali e culturali che impediscono pari opportunità per tutti”.

L’assessore al Lavoro, Mario Mascia, sottolinea che “Ruote Libere prevede anche l’inclusione sociale e lavorativa di persone fragili, che potranno mettersi in gioco e accrescere il proprio bagaglio di competenze attraverso la cura, la manutenzione e la gestione delle strutture collegate al progetto. Un tassello ulteriore nel solco di quanto già realizzato con il ‘Genoa Sea Inclusion’, che prevede la formazione e l’impiego di detenuti sulle spiagge comunali genovesi per l’accompagnamento delle persone disabili“. Infine, l’assessore alle Pari opportunità, Francesca Corso, evidenzia “l’ottimo esempio di buona pratica per l’inclusione delle persone fisicamente fragili. Uno strumento utile alla promozione, nel tessuto sociale della nostra città, di un’autentica cultura del rispetto e dell’inclusione”.

Leggi anche