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“Torni subito a bordo, cazzo”: e il capitano che ‘si mangiò’ Schettino ora lascia la politica

"Oggi non ci sono le condizioni politiche per una nuova candidatura", dice il senatore e capitano Gregorio De Falco

Pubblicato:26-07-2022 17:45
Ultimo aggiornamento:26-07-2022 21:20

de falco
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ROMA – Divenne famoso, anzi famosissimo, per quella frase intimata perentoriamente a Schettino durante il naufragio della Costa Concordia, nel 2012: “Torni subito a bordo cazzo!”. ‘Lui’ è Gregorio De Falco, senatore e capitano del Corpo di capitaneria di porto e l’audio della telefonata che fece a Francesco Schettino, che scappava dalla Costa Concordia dopo l’impatto all’isola del Giglio di cui era responsabile, all’epoca fece il giro dei media di tutto il mondo.

Oggi il comandante Del Falco, che era successivamente entrato in politica prima con il Movimento 5 stelle e poi nel Gruppo misto, ha annunciato l’intenzione di abbandonare il Senato e di tornare in servizio come comandante. A fine legislatura, ha spiegato, non si ricandiderà più e rientrerà in servizio: l’annuncio è stato dato questo pomeriggio a Roma nel corso del convegno ‘Marinai e Guarda Coste: guardare al futuro sindacale ancorati alle esperienze del passato’, in corso nel Convento di Santa Maria in piazza della Minerva.


OGGI NON CI SONO CONDIZIONI POLITICHE PER CANDIDARMI

“Ho svolto un mandato come ho potuto. Mi sono dato da fare, mi sono sacrificato. E tuttavia non sono riuscito ad ottenere i risultati che auspicavo di raggiungere. Oggi le condizioni politiche per una nuova candidatura non ci sono. Se ci saranno domani le valuterò, ma in questo momento non ci sono”. Lo dichiara all’agenzia Dire il senatore e Capitano del Corpo della capitaneria di Porto, Gregorio De Falco, a margine del convegno ‘Marinai e Guarda Coste: guardare al futuro sindacale ancorati alle esperienze del passato’, che si è svolta questo pomeriggio a Roma nel Convento di Santa Maria in piazza della Minerva.
“Tra i motivi anche la riduzione del numero dei parlamentari che fa sì che siano in lista coloro che sono già prescelti perché sono coloro che si sono dimostrati fedeli ai partiti e ai capipartiti, e non agli italiani. Se queste sono le condizioni torno a fare il mio servizio- ha aggiunto De Falco- mi ricandiderei solo se avessi garanzia di indipendenza dai partiti. Nell’espletamento del mandato mi sento legato alla nazione e ai cittadini italiani”.


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