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Da ‘binge watching’ a ‘cliffhanger’: le dieci espressioni inglesi che ogni amante delle serie tv deve conoscere

Non solo 'spoiler', entrato ormai nel linguaggio quotidiano: sono diversi i termini stranieri da conoscere per considerarsi veri esperti di serie o per evitare brutte figure con gli amici

Pubblicato:26-07-2022 11:59
Ultimo aggiornamento:26-07-2022 11:59
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ROMA – L’estate è sinonimo di relax e in molti colgono l’occasione per mettersi in pari con le proprie serie televisive preferite. Cambridge University Press & Assessment, il nuovo brand nato dall’unione di Cambridge Assessment, l’Ente certificatore della lingua inglese, e Cambridge University Press, l’organizzazione per le attività editoriali, condivide e spiega dieci parole inglesi da conoscere se si è amanti delle serie televisive o semplicemente se non si vuole rischiare una brutta figura quando si parla con un ‘TV-addict’. Da ‘binge watching‘ a ‘spoiler‘, passando per ‘cliffhanger‘ e ‘revival’, ecco il recap dei termini inglesi ormai entrati anche nel vocabolario quotidiano degli appassionati italiani.

  • Binge watching: l’espressione nasce dall’unione di binge (traducibile con ‘abbuffata’) e watching (‘visione’, in italiano) e viene utilizzata per indicare una maratona televisiva, ossia il guardare numerosi episodi consecutivamente e senza sosta. Anche se è diventato di uso frequente con la diffusione dello streaming, il neologismo fece la sua comparsa già negli anni Novanta, con la diffusione dei servizi di noleggio vhs e, poi, dvd.
  • Cliffhanger: si può tradurre in maniera letterale con ‘rimanere appesi sull’orlo di un precipizio’, è una tecnica narrativa usata non solo nel mondo delle serie, ma anche in letteratura e nel cinema, e che consiste nell’interrompere la narrazione in corrispondenza di un colpo di scena o in un momento cruciale per la trama. L’espediente viene utilizzato in particolare alla fine di un episodio o di una stagione.
  • Crossover (episode): termine usato anche in ambito musicale per indicare un ‘miscuglio di generi’, quando due ambientazioni o due gruppi di personaggi appartenenti a due differenti serie televisive si incontrano e uniscono in un unico episodio. Per questo si parla anche di crossover episode (episodio crossover). Questo intreccio avviene solitamente tra due serie tv che appartengono allo stesso network con l’obiettivo di mescolare i due pubblici. Uno dei primi esempi risale al 1986, quando Jessica Fletcher, protagonista de ‘La signora in giallo’, apparve in un episodio di ‘Magnum P.I.’, entrambe serie di proprietà di Cbs.
  • Out of character: è un’espressione che significa ‘atipico’, ‘insolito’ e che viene usata quando un personaggio, in particolare di una serie televisiva, non si comporta secondo la propria personalità o come ci si aspetterebbe. Spesso viene utilizzata con connotazione negativa per rivolgere una critica agli sceneggiatori o per mostrare disappunto nei confronti dell’evoluzione di un personaggio.
  • Reboot: parola che indica anche il ‘riavvio’ di computer e dispositivi elettronici. Nel mondo dello spettacolo si intende una ‘riedizione’ o una ‘nuova versione’ di una serie televisiva che, pur avendo nuovi interpreti e personaggi, utilizza ambientazioni e dinamiche simili a quelle presenti nella serie originale. Tra i reboot più famosi c’è quello della britannica ‘The Office’, scritta, diretta e interpretata da Ricky Gervais e riproposta quattro anni dopo con lo stesso titolo, ma nuovi personaggi, nella versione statunitense con Steve Carell.
  • Reunion: sono tra gli appuntamenti più attesi dai fan quando si parla di serie televisive che si sono concluse da tempo. Come si può intuire dal termine, la parola indica una ‘riunione’, un ‘ritrovo’ durante cui gli attori e, a volte, i registi, si incontrano a distanza di anni per ricordare i momenti più belli vissuti sul set, gli episodi indimenticabili e i dietro le quinte. Una delle reunion più famose e attese? Quella di ‘Friends’, che è andata in onda nel 2021, a 17 anni dall’ultimo episodio.
  • Revival: nel mondo delle serie televisive, i revival (‘rinascita’ o ‘ripresa’, in italiano) sono nuove stagioni o nuovi episodi che vengono girati e messi in onda a distanza di alcuni anni dalla conclusione della storia. Spesso si tratta di operazioni di fanservice, ossia progetti nati per soddisfare le richieste del pubblico e degli appassionati. Tra le serie tv che vantano un revival ci sono ‘Will & Grace’, ‘Gilmore Girls’ e ‘Dexter’.
  • Season/Series finale: si intende rispettivamente l’ultimo episodio di una stagione o di un’intera serie televisiva.
  • Spin-off: si fa riferimento a una serie televisiva dedicata a un personaggio che in un’altra compariva solo come figura secondaria. Si tratta di uno stratagemma utilizzato per ampliare l’universo narrativo, ma anche per dedicare più spazio a un personaggio particolarmente amato dai fan. Tra gli spin-off più riusciti degli ultimi anni c’è ‘Better Call Saul’, dove il protagonista è Saul Goodman, avvocato comparso precedentemente nella pluripremiata ‘Breaking Bad’.
  • Spoiler: il tanto temuto spoiler (dal verbo ‘to spoil’, ossia ‘guastare’, ‘rovinare’) è un’anticipazione non richiesta di una trama o di un racconto che rischia di rovinare la visione di una serie televisiva. Soprattutto con la diffusione dei social network e dei servizi di streaming, il ‘non fare spoiler’ è entrato tra le voci della netiquette, ovvero l’insieme delle regole di comportamento volte a favorire il reciproco rispetto tra gli utenti nel mondo digitale.

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