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Mai più Dad, in Piemonte parte il piano ‘Scuola sicura’

Figliuolo: "Lo scopo è riportare in presenza tutti: non possiamo permetterci un altro anno come quello che abbiamo appena passato"

Pubblicato:26-07-2021 15:49
Ultimo aggiornamento:26-07-2021 15:50

cirio figliuolo appendino
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TORINO – Fuori dal centro vaccinale Lavazza di Torino c’è una folla di ragazzi over 12 in attesa di ricevere il vaccino, e pochi (circa una ventina) contrari all’iniziativa che manifestano chiedendo che i bambini “non siano cavie”. Parte bene il piano ‘Scuola sicura’ della Regione Piemonte, che punta al rientro a un rientro in classe a settembre che possa essere stabile, senza ricadute nella Dad, puntando su due strade: correre sull’immunità vaccinale dei ragazzi e offrire screening e contact tracing coi tamponi per arginare i focolai.

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“Diamo il via al piano ‘Scuola Sicura’ senza prenotazioni tra i 12 e i 19 anni: temevamo la freddezza, stiamo registrando l’esatto contrario. E’ un segnale molto positivo”, ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio dentro l’hub Lavazza.

Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario all’Emergenza Covid oggi ospite di Cirio, ha fissato l’asticella: 60% di over 12 vaccinati entro la prima decade di settembre, quando riapriranno le classi. E commenta con un “molto bene” la folla di ragazzi torinesi in fila per vaccinarsi.

Le richieste dei giovani sono aumentate molto, specie da quando è stato annunciato il Green Pass obbligatorio per diverse attività. “Col green pass abbiamo visto duplicare le adesioni degli over 12 e over 15 nel giro di qualche giorno”, ha detto il consulente della Regione Piemonte Pietro Presti, che si occupa del progetto ‘Scuola Sicura’”.

Per spingere sui giovani si tornerà a puntare sugli Open day: “L’open day del Valentino di questo sabato sarà dedicato agli over 12, con 1.500 posti prenotabili: l’obiettivo è di accelerare le tempistiche“, prosegue Presti.

Per la parte di screening e contact tracing, ovvero di protezione da focolai dovuti ad asintomatici e a persone che hanno avuto contatti a rischio, bisognerà investire sui tamponi: “E’ fondamentale offrire al personale scolastico la possiblità di sottoporsi a screening col tampone ogni 15 giorni”. E il personale scolastico che ha aderito alla campagna di vaccinazione in Piemonte è l’87%, 105.000 su 120.000 dipendenti totali, senza considerare che “molti si sono iscritti per fascia d’età e non per stato professionale, quindi siamo confidenti di essere già oltre il 90% delle adesioni”. “Lo scopo è riportare in presenza tutti: non possiamo permetterci un altro anno come quello che abbiamo appena passato“, ha detto Figliuolo.


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