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ROMA – Facilitare le transazioni finanziarie, proteggere il bolivar e rilanciare l’economia: il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha spiegato così la decisione di eliminare cinque zeri dal valore della moneta nazionale.
La misura, annunciata ieri, segue l’annuncio di lunedì del Fondo monetario internazionale, secondo cui nell’anno corrente l’inflazione nel Paese raggiungerà il milione per cento.
Questo “piano di ripresa economica” inizierà dal 20 agosto e sostituisce la proposta di marzo, che si limitava a togliere tre zeri. Un’iniziativa che avrebbe dovuto dar vita al “bolivar soverano”, vale a dire ‘bolivar sovrano’, e avrebbe dovuto entrare in vigore il 4 agosto.
Già il predecessore di Maduro, Hugo Chavez, nel 2008 aveva lanciato il “bolivar fuerte”, presentato come la soluzione a tutte le difficoltà economiche di quel periodo, attraverso lo slogan “un’economia forte, un bolivar forte, una nazione forte”.
Nel 2013 il Venezuela è stato colpito dagli effetti del crollo a livello globale dei prezzi del petrolio. In questi anni l’inflazione non ha cessato di aumentare, e per Maduro la responsabilità di questa situazione è da attribuirsi agli Stati Uniti che, sostenuti dalle opposizioni, starebbero conducendo contro il Paese una “guerra economica” accompagnata da sabotaggi finalizzati a rovesciarne il governo.
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