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Vietati bagagli a mano sugli aerei, è caos agli imbarchi. Ira Lega Sardegna: “Così ostacoli al turismo”

L'Enac ha deciso di vietare il bagaglio a mano a bordo degli aerei, oggi a Fiumicino c'erano lunghe file e caos

Pubblicato:26-06-2020 16:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:34
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ROMA – “Negli aeroporti da oggi è vietato salire a bordo di aerei con bagaglio a mano. File di centinaia di metri rallentano l’imbarco”. E’ la denuncia su facebook di Francesco Lollobrigida, capogruppo di Fdi alla Camera. Il deputato poste le foto di lunghe code a Fiumicino.

“Nonostante l’impegno del personale è caos. Vengono richiesti moduli che non sono stampati a sufficienza e mancano le penne per compilarli. Per questo si creano ritardi e disservizi che causano di conseguenza assembramenti. Gli effetti di questo dispositivo sembrano il frutto di follia più che di utile prevenzione. Oltre che ad aumentare apparentemente il rischio di potenziale contagio diventa difficilissimo viaggiare provocando un altro duro colpo al turismo e all’Alitalia. Chiederemo conto nelle commissioni competenti”.


IRA LEGA IN SARDEGNA: “COSI’ SI SCORAGGIANO I TURISTI”

“Ripartire in sicurezza non significa costruire una babele di regole e divieti in cui il buonsenso sembra sparire completamente. La decisione di proibire i bagagli a mano sui voli nazionali rischia di essere l’ennesima zavorra per chi viaggia, con possibile aggravio dei costi”. Così il deputato della Lega, Guido De Martini, dopo la decisione dell’Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile, di vietare il bagaglio a mano a bordo degli aerei.

“La Sardegna, e tutti gli operatori del settore turistico, attendono che la stagione possa finalmente avviarsi con passo deciso- spiega De Martini-. Scelte miopi e completamente sbilanciate costituiscono un deterrente per chi vuole raggiungere la nostra isola come meta delle vacanze. La Sardegna, che vive di collegamenti, rischia di dover sopportare una forte penalizzazione in questo senso. Una decisione partorita da ‘tecnici’, che si aggiunge a tutte le altre incombenze che gravano su chi viaggia, sollevando parecchi dubbi sulla sua reale necessità”.

Ripartire in sicurezza, sottolinea il parlamentare sardo, “si può e si deve, ma senza inutili gioghi che rischiano solo di creare più danni del virus. Ora più che mai servirebbe la giusta attenzione e maggiore sensibilità anche da parte dei tecnici. La Sardegna e il suo turismo, da cui dipende la sopravvivenza di tantissimi lavoratori e famiglie, hanno bisogno di risposte e non di ostacoli che rischiano di affossare il comparto in una situazione già di per sé difficile e delicata”.

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