NEWS:

Il Garante dei detenuti chiede la modifica dei decreti sicurezza, Salvini: “Garante dei delinquenti”

Maura Palma, garante delle persone private della libertà, contro i decreti sicurezza in una relazione inviata al Parlamento

Pubblicato:26-06-2020 10:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:33
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Voli di rimpatrio interrotti per coronavirus, ma migranti trattenuti ancora nei Cpr, in maniera illegittima. E poi il rafforzamento di Frontex, con ulteriori 10mila agenti a protezione dei confini Ue, che pone l’interrogativo sul rispetto dei diritti umani. E la questione dei salvataggi in mare con il contrasto alle nave delle ong, verso cui si auspica “un passo indietro del Legislatore e un ripensamento globale delle politiche di gestione delle frontiere”, ribadendo fra l’altro “l’inconciliabile contrapposizione logica tra la previsione di un’area di ricerca e soccorso (Sar) di competenza libica e l’impossibilita’ di ritenere la Libia un place of safety, cosa di cui nessuno puo’ dubitare”. Sono le indicazioni contenute nella Relazione al Parlamento del Garante delle persone private della liberta’, Maura Palma.

LEGGI ANCHE: Dl sicurezza, maggioranza divisa: Pd e Leu vogliono cancellarli, per il M5s “solo piccole modifiche”

Nella parte riferita ai migranti, il Garante si sofferma in particolare sulla situazione degli ultimi mesi, dove nonostante l’emergenga Covid 19 e i rimpatri sospesi, le persone sono rimaste all’interno dei centri per il rimpatrio. “Tuttavia, va rilevato che i numeri delle presenza in tali Centri si e’ abbassato fino a raggiungere un picco mino di 170 persone su una capienza di oltre 600 posti – spiega Palma -. Tale situazione ha posto una questione relativa alla legittimita’ stessa del trattenimento almeno per quelle persone il cui termine di trattenimento era vicino alla scadenza e quindi il rimpatrio non realizzabile”.


Sempre in relazione alla privazione della liberta’ delle persone migranti, il Garante ricorda che “con l’approvazione del decreto legge 53/2019 (si tratta del secondo decreto in materia di sicurezza per l’esecutivo allora in carica), il Legislatore cristallizza come norma generale e astratta la prassi, avviata nel 2018, di riconoscere al Ministero dell’interno, di concerto con quelli della Difesa e delle Infrastrutture e dei trasporti, la facolta’ di vietare l’ingresso, il transito e la sosta nelle acque territoriali a imbarcazioni civili che abbiano soccorso persone migranti in mare – si legge nella relazione -. In forza di tali divieti, le navi di salvataggio sono rimaste bloccate in mare aperto per giorni senza possibilita’ di sbarco per i migranti tratti in salvo”.

Per questo, Palma chiede al Legislatore un passo indietro e un ripensamento globale delle politiche di gestione delle frontiere. Per il Garante e’ inconciliabile la contrapposizione logica tra la previsione di un’area di ricerca e soccorso (Sar) di competenza libica e l’impossibilita’ di ritenere la Libia un porto sicuro: “cosa di cui nessuno puo’ dubitare” sottolinea.

Inoltre, Palma invita a tenere presente le parole del Presidente della Repubblica nel messaggio inviato ai Presidenti dei due rami del Parlamento e al Presidente del Consiglio dei Ministri, in occasione della promulgazione della legge di conversione, ricordando l’obbligo internazionale di salvataggio in mare.

DL SICUREZZA. SALVINI: CRITICHE GARANTE DETENUTI CONFERMANO DL FATTI BENE

“Il Garante dei Delinquenti contro i Decreti Sicurezza? È la conferma che sono decreti fatti bene, e che ad avere bisogno di un “garante” non sono detenuti e spacciatori, ma gli agenti della Polizia Penitenziaria troppo spesso aggrediti, minacciati e perfino denunciati”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini dopo le richieste del Garante nazionale per i detenuti e le persone private della liberta’.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it