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In viaggio su una Panda del 1995: da Milano alla Russia per beneficenza

Il Panda Rei Team, composto da due ragazzi, Giulio Carminati e Giulio Rodinò di Miglione, rispettivamente 25 e 26 anni, parteciperà all’edizione 2019 del Mongol Rally

Pubblicato:26-06-2019 13:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:27
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ROMA – Da Milano alla Russia, migliaia di chilometri a bordo di una Panda, per beneficenza. Il Panda Rei Team, composto da due ragazzi, Giulio Carminati e Giulio Rodinò di Miglione, rispettivamente 25 e 26 anni, parteciperà all’edizione 2019 del Mongol Rally. La sfida li vedrà affrontrare tredicimila chilometri da Milano a Ulan Ude, cittadina russa, allo scopo di raccogliere fondi in favore di due associazioni. Si tratta della Fondazione Francesca Rava onlus, che promuove e sostiene progetti per bambini in condizioni disagiate sia in Italia che all’estero, in particolare ad Haiti, e Cool Earth, un’organizzazione no-profit impegnata in iniziative a salvaguardia dell’ambiente.

I due ragazzi nella vita lavorano come analisti finanziari di un fondo di investimento a Milano, e hanno deciso, con il coraggio, la curiosità e l’incoscienza della loro età, di affrontare un viaggio che, sebbene alla base abbia una nobile causa, farà vivere loro un’esperienza unica ed emozionante.

La partenza è prevista per il 20 luglio e il viaggio durerà circa un mese, le regole sono semplici: il veicolo prescelto deve avere cilindrata di 1,2 litri massimo, non si può contare su un’assistenza, l’itinerario non è predefinito e la raccolta in beneficenza deve essere di almeno 1.000 sterline. L’itinerario prescelto dal Panda Rei team toccherà l’Europa dell’Est, la Turchia, l’Iran, il Turkmenistan, l’Uzbekistan, il Kazakistan, la Mongolia e la Russia senza risparmiarsi montagne, deserti e steppe desolate.


Ecco l’intervista ai due Giulio:

Giulio C. che cosa ti aspetti da questo viaggio? “Spero intanto di giungere all’obiettivo e già questo mi lascerà tanta soddisfazione. Poi è un’occasione per raccogliere fondi per queste due associazioni con cui abbiamo già avuto modo di collaborare in passato. Dal punto di vista personale sarà un’opportunità per vedere posti straordinari in un modo particolare, per incontrare e conoscere gente nuova che non ha paura di affrontare i propri limiti e poi per mettermi alla prova visto che gli incidenti di percorso sicuramente non mancheranno. Ci servirà molta pazienza, condividere tutto questo tempo in condizioni non proprio confortevoli con un’altra persona non sarà facile ma speriamo vada bene visto che comunque ci conosciamo da tempo”.

Domanda per entrambi: quale aspetto caratteriale temi del tuo compagno di viaggio?

Giulio C.: “Io sono abbastanza impostato, mi chiama professorino, lui è più ‘sciolto’, forse questo potrebbe creare tensione ma spero di no”.

Giulio R.: “Del carattere di Giulio temo la sua precisione estrema, è uno super organizzato, io invece sono più avventuriero ma insieme stiamo bene”.

Che cosa non potrà assolutamente mancare nella vostra valigia?

Giulio C.: “Sicuramente l’antinfiammatorio!”.

Giulio R.: “Il liquido per la sigaretta elettronica e le cartine geografiche visto che in alcuni punti della Mongolia Google Map non funziona bene”.

Se vi si dovesse rompere l’auto sulle montagne turche, chi dei due è esperto di motori?

Giulio C.: “Nessuno dei due, quindi speriamo che la Panda non ci abbandoni!”.

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