NEWS:

Erasmus+, sempre più insegnanti in formazione all’estero

In partenza oltre 3.300 docenti, + 23% di borse di mobilità in Europa

Pubblicato:26-06-2018 10:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:18
Autore:

professore
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Anche nel 2018 con Erasmus+ si moltiplicano le opportunita’ di formazione all’estero per insegnanti, personale della scuola e staff che si occupa di educazione degli adulti. Terminate le procedure di valutazione per i progetti di mobilita’ per apprendimento 2018 relativi all’Azione Chiave 1 nell’Istruzione scolastica e nell’Educazione degli adulti, l’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire fa sapere che nel primo ambito ha ricevuto 553 candidature di progetti. Di questi, dopo una selezione qualitativa, ne sono stati approvati 146. Le iniziative permetteranno a 3.344 persone (+23,4% rispetto al 2017) tra insegnanti, dirigenti e personale amministrativo della scuola, di vivere un’esperienza di mobilita’ europea per un corso di formazione, job shadowing (attivita’ di osservazione sul campo) o un incarico di insegnamento.

L’impegno finanziario per sostenere la mobilita’ in quest’ambito e’ di 7.310.885 euro (+27,6% rispetto al budget 2017). Ogni progetto in media consentira’ la mobilita’ di 23 persone, mentre le regioni piu’ attive sono nell’ordine l’Emilia-Romagna, la Sicilia e la Puglia.  Per quanto riguarda l’Educazione degli adulti, le mobilita’ riguarderanno circa 602 persone (+32% rispetto al 2017), risultato dei 27 progetti vincitori presentati dalle organizzazioni nazionali che si occupano di apprendimento per adulti, per un finanziamento totale pari a 1.156.351 euro (+30,4 % in confronto ai finanziamenti 2017). In quest’ambito, le regioni piu’ presenti sono nell’ordine Toscana, Emilia-Romagna e Lazio. Nel complesso, rispetto alle 79 candidature ricevute dall’Agenzia, verranno finanziati il 34% dei progetti presentati, con un incremento del tasso di approvazione del 12% rispetto al 2017.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it