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Philip Morris raddoppia, altri 500 mln di euro per ampliare stabilimento Bologna

Sono già più di due milioni le persone che hanno già abbandonato il fumo per passare al sistema targato Philip Morris

Pubblicato:26-06-2017 13:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:27

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BOLOGNA – Philip Morris raddoppia. E annuncia un investimento di altri 500 milioni di euro per espandere la capacità produttiva dello stabilimento di Crespellano (Bologna), quello dove si producono gli stick di tabacco usati con il dispositivo di riscaldamento elettronico Iqos. La multinazionale stima che l’operazione porterà alla creazione di altri 600 posti di lavoro. Lo stabilimento di Crespellano è il primo di Philip Morris per la produzione su larga scala degli stick Heets. Completato nel settembre 2016, l’impianto attualmente impiega oltre 600 persone (oltre 1.000 quelle impiegate dal gruppo sul territorio bolognese considerando anche gli stabilimenti di Zola Predosa) altamente qualificate in settori quali la meccanica, l’elettronica e la chimica. L’ultimazione dell’espansione è prevista entro la fine del 2018, e fa parte dei piani dell’azienda per raggiungere una capacità produttiva totale annua di circa 100 miliardi di stick di tabacco riscaldato entro la fine del prossimo anno.

“La scorsa settimana abbiamo annunciato la realizzazione della nostra seconda fabbrica ‘greenfield’ a Dresda, in Germania. L’espansione del primo impianto a Crespellano mostra il livello dei nostri attuali sforzi per trasformare in realtà, nel più breve tempo possibile, la visione di Philip Morris international di un futuro senza fumo“, conferma Frederic de Wilde, presidente della multinazionale per l’Unione Europea. “L’apertura dell’impianto di Bologna rappresenta una tappa storica nell’impegno di Philip Morris per sostituire le sigarette con alternative migliori. Adesso espandiamo rapidamente la nostra capacità produttiva per i prodotti senza fumo, per soddisfare la crescente domanda dei fumatori adulti”, aggiunge Michele Cattoni, vicepresidente Technology and operations per prodotti a potenziale rischio ridotto.


Il sistema ideato dalla multinazionale del tabacco per cercare di ridurre i danni da fumo comprende uno stick da inserire in uno strumento elettronico più piccolo di una sigaretta (Iqos), che non brucia il tabacco, ma lo scalda, riducendo le sostanze legate alla combustione. Iqos è attualmente disponibile in città chiave di oltre 25 mercati in tutto il mondo. Più di due milioni di persone hanno già abbandonato il fumo per passare al sistema targato Philip Morris. L’espansione dell’impianto di Bologna segue l’annuncio, sempre nel mese di giugno, dell’investimento di circa 320 milioni di dollari per l’impianto di produzione di Heets a Dresda, in Germania, in aggiunta alla riconversione degli stabilimenti produttivi in Grecia, Romania e Russia. Dal 2008, Philip Morris, si legge nella nota del colosso del tabacco, ha assunto oltre 400 scienziati ed esperti e ha investito oltre 3 miliardi di dollari in ricerca, sviluppo, e validazione scientifica dei prodotti senza fumo. L’azienda condivide apertamente le proprie metodologie ed evidenze scientifiche per la revisione e la verifica indipendente da terze parti, e ha pubblicato i risultati della propria ricerca in oltre 200 articoli e pubblicazioni dal 2011.

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