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Pd, Merola da Bologna: “Aprire discussione di merito e rinviare congressi a dopo politiche”/VIDEO

Il sindaco dem di Bologna lancia un appello: "Un partito normale dovrebbe posticipare i congressi a dopo le politiche"

Pubblicato:26-06-2017 11:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:27

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BOLOGNA – “Penso che un partito normale rispetto a queste elezioni politiche che si annunciano come una grande battaglia dovrebbe posticipare i congressi a dopo” di esse “e approfittare di questo tempo per aprirsi e fare una discussione di merito“. E’ l’appello lanciato dal sindaco dem di Bologna, Virginio Merola. Meglio rimandare i congressi e aprire “una discussione di merito”, dunque, perchè “ricordo che è la terza elezione amministrativa che perdiamo cercando inutilmente di dire che sono questioni locali“, sottolinea il sindaco di Bologna, commentando con la stampa gli esiti del turno di ballottaggio di ieri.

“Nel frattempo è aumentato l’astensionismo e nel frattempo- avverte Merola- perdiamo candidati dappertutto, al di là delle situazioni locali”. Dunque, manda a dire il primo cittadino emiliano, “c’è materia per una discussione sui contenuti e su come riformare la presenza dei partiti dentro la società”.

di Maurizio Papa, giornalista professionista


PAESE TORNA A DESTRA, SERVIVANO ALTRE POLITICHE

L’Italia, che “è sempre stata a destra”, sta “tornando a destra”. E la sinistra ha “cercato inutilmente di invertire questa tendenza”, ma forse doveva fare scelte “politiche diverse”. E’ la critica, neanche tanto velata, che il sindaco Merola indirizza ai vertici nazionali del Pd, commentando questa mattina a Palazzo D’Accursio l’esito dei ballottaggi di ieri. “Il Paese sta tornando a destra– afferma- è sempre stato a destra e la sinistra ha cercato inutilmente di invertire questa tendenza“. Merola invita a fare un “ragionamento di fondo. Abbiamo governato in tempi difficili e abbiamo gestito la crisi, ma evidentemente il modo con cui l’abbiamo gestita ha fatto sì che lavorassimo per il Re di Prussia”. Ovvero, spiega il sindaco, “ci siamo assunti le nostre responsabilità ma forse dovevamo fare scelte politiche diverse su tasse, welfare e su tutte le altre questioni di cui abbiamo discusso in questi anni”.

Merola difende poi il sistema del doppio turno, anche se in molti casi ha finito per danneggiare il Pd, che ha subito il coalizzarsi degli avversari. Le critiche al sistema, sostiene il sindaco, sono in realtà “valutazioni di opportunismo dei ceti politici. Se c’è una legge che funziona è il doppio turno, che poi il doppio turno possa far vincere questo o quell’altro, non deve essere l’assillo. L’assillo dovrebbe essere che il doppio turno garantisce una solida maggioranza con cui governare le città. E se esistesse per il Paese- suggerisce Merola- faremmo il bene del Paese”. Al contrario, critica il sindaco, “fare le leggi elettorali per evitare che vinca l’uno o l’altro ci ha portato a questa situazione. Non esiste un partito credibile se si ostina a essere solo di una parte e a non interpretare mai l’interesse generale”.

di Andrea Sangermano, giornalista professionista

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