NEWS:

Migranti, rapporto rete Sprar: “Nel 2016 accolti 34.039, quasi 3mila i minori”

Sicilia (19.4%) e Lazio (19.3%) sono le regioni in cui si registra il maggior numero di accolti nella rete Sprar

Pubblicato:26-06-2017 10:57
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:27

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp


ROMA – Nel 2016 il numero dei migranti accolti con la rete Sprar è di 34.039. É quanto emerge dal Rapporto annuale relativo al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati presentato dall’Anci. Nel 2016, si legge ancora, i progetti finanziati dal Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo sono stati 652, di cui 45 per persone con disagio mentale e disabilità fisica, 99 per minori stranieri non accompagnati, 508 per richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale delle categorie ordinarie.

Complessivamente i progetti finanziati hanno reso disponibili 26.012 posti in accoglienza, con circa mille enti locali coinvolti nell’accoglienza. I beneficiari accolti nei progetti Sprar sono stati 34.528 un dato che comprende però beneficiari transitati in più progetti, pertanto gli effettivi accolti l’anno scorso sono 34.039.


Tra le persone accolte il 47,3% è richiedente protezione internazionale (una percentuale in calo rispetto al 2015), il 28,3% è titolare di protezione umanitaria, valore in aumento, il 14,8 è titolare di protezione sussidiaria e il restante 9,6% ha lo status di rifugiato.

Si tratta, sottolinea l’Atlante Sprar, di un grande cambiamento dei beneficiari della rete; se nel 2015 gli accolti sono stati prevalentemente richiedenti protezione internazionale, nel 2016 sono i titolari di una forma di protezione o di un permesso per motivi umanitari a rappresentare la maggioranza con il 53% degli accolti.

Nel rapporto si ricorda, che oltre al assolvimento dell’obbligo scolastico, il progetto deve garantire ai minori la frequenza dei corsi di lingua per un numero minimo di 10 ore settimanali; tale compito risulta ampiamente svolto, visto che nel 2016 quasi 3 mila minori, ovvero tutti gli accolti, risultano aver frequentato un corso di lingua italiana.

Sono stati quasi 600 i minori che hanno frequentato anche corsi di formazione professionale, con tirocini e borse lavoro: tra i settori in cui più frequentemente sono stati attivati i corsi ci sono la ristorazione, il turismo, l’artigianato, l’agricoltura. Al seguito di tali esperienze nel 2016 ci sono stati 56 inserimenti lavorativi.

MINORI ACCOLTI AUMENTANO, IN 2016 QUASI 3MILA

Aumentano i minori stranieri non accompagnati accolti dalla rete Sprar che nel 2016 ha aumentato i progetti mirati che sono passati da 35 a 99. É quanto emerge dal Rapporto annuale sul sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati.

Si è quindi passati dai 977 posti del 2015 ad un numero di 2.039 posti nel 2016, rendendo possibile l’accoglienza complessiva di 2.898 minori non accompagnati contro i 1.640 dell’anno precedente.

Analizzando le nazionalità più rappresentate tra i minori accolti il primato della nazionalità gambiana resta invariato con il 26,1% degli accolti. Rispetto al titolo del permesso di soggiorno, la maggior parte è richiedente protezione internazionale (46,8%), i minori a cui è stata riconosciuta la protezione umanitaria sono il 25%, quelli in possesso della protezione sussidiaria il 4,5%, i rifugiati il 2,4%.

LAZIO E SICILIA REGIONI CON PIÙ ACCOGLIENZE

Sicilia (19.4%) e Lazio (19.3%) sono le regioni in cui si registra il maggior numero di accolti nella rete Sprar. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati presentato dall’Anci.

A queste due regioni, i cui dati sono in lievo decremento rispetto al 2015, seguono Calabria (10%), Puglia (9,7%), Lombardia (6,2%), Emilia-Romagna (5,4%), Piemonte (5,2%), Campania (5,1%). Nelle restanti regioni la presenza delle persone accolte è al di sotto del 3,5%.

Le nazionalità più rappresentate sono la Nigeria con il 16,4% il Gambia con il 12,9%, il Pakistan con l’11,7%; seguono Mali, Afghanistan e Senegal. Al di sotto del 4% troviamo Somalia, Costa d’Avorio, Ghana e Bangladesh. Oltre ai minori, aumentano anche lievemente le donne: la presenza femminile nelle persone accolte è infatti del 13,4%, nel 2015 erano il 12%.

 

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it