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‘Più forte del loro coraggio fu la nebbia’, una fontana per ricordare le vittime del 24 gennaio

Sabato si è tenuta una cerimonia commemorativa, iniziata con una preghiera silenziosa rivolta verso il luogo dell’impatto in cui persero la vita sei persone

Pubblicato:26-06-2017 08:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:27

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L’AQUILA – Sei mesi fa un elicottero precipitò su Monte Cefalone, tra L’Aquila e Campo Felice, durante le operazioni di soccorso ad uno sciatore rimasto ferito. Sei le persone a bordo: morirono tutte. Sabato si è tenuta una cerimonia commemorativa, iniziata con una preghiera silenziosa rivolta verso il luogo dell’impatto.

Poi, la celebrazione della S. Messa di suffragio, alla presenza delle autorità e celebrata da Mons. Orlando Antonini, che ha ricordato, uno a uno, i membri dell’equipaggio, insieme anche a Ettore Palanca, lo sciatore soccorso sui campi da sci qualche istante prima dell’incidente e rimasto anche lui vittima.

Già da qualche mese i tecnici del Cnsas, grazie anche all’aiuto dell’Associazione aquilana “Corridori del Cielo”, del 118 e delle ditte Unirest e Sarra Marmi, hanno riportato in vita un’antica fonte, “Fonte Cefalone” appunto, e lì hanno collocato una fontana dedicata all’equipaggio, con incisi i nomi e un pensiero in ricordo dell’incidente: “Più forte del loro coraggio fu la nebbia”.


Molti sono stati i partecipanti alla cerimonia, non soltanto i parenti e i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (tre delle vittime erano infatti soccorritori del Cnsas), ma anche tanti escursionisti che hanno aderito all’iniziativa portata avanti dal Soccorso Alpino.

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