
L’AQUILA – Sei mesi fa un elicottero precipitò su Monte Cefalone, tra L’Aquila e Campo Felice, durante le operazioni di soccorso ad uno sciatore rimasto ferito. Sei le persone a bordo: morirono tutte. Sabato si è tenuta una cerimonia commemorativa, iniziata con una preghiera silenziosa rivolta verso il luogo dell’impatto.
Poi, la celebrazione della S. Messa di suffragio, alla presenza delle autorità e celebrata da Mons. Orlando Antonini, che ha ricordato, uno a uno, i membri dell’equipaggio, insieme anche a Ettore Palanca, lo sciatore soccorso sui campi da sci qualche istante prima dell’incidente e rimasto anche lui vittima.
Già da qualche mese i tecnici del Cnsas, grazie anche all’aiuto dell’Associazione aquilana “Corridori del Cielo”, del 118 e delle ditte Unirest e Sarra Marmi, hanno riportato in vita un’antica fonte, “Fonte Cefalone” appunto, e lì hanno collocato una fontana dedicata all’equipaggio, con incisi i nomi e un pensiero in ricordo dell’incidente: “Più forte del loro coraggio fu la nebbia”.
Molti sono stati i partecipanti alla cerimonia, non soltanto i parenti e i tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (tre delle vittime erano infatti soccorritori del Cnsas), ma anche tanti escursionisti che hanno aderito all’iniziativa portata avanti dal Soccorso Alpino.
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