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VIDEO | Legge della doppia laurea, Messa: “Un’occasione per liberare talenti”

Alla Sapienza di Roma l'ultima tappa per far conoscere la legge approvata dal Parlamento ai giovani di tutta Italia

Pubblicato:26-05-2022 14:33
Ultimo aggiornamento:26-05-2022 14:33

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ROMA – Il tour della doppia laurea, promosso per far conoscere ai giovani di tutta Italia la legge approvata dal Parlamento, approda alla Sapienza di Roma per la sua ultima tappa. Un’occasione per festeggiare l’eliminazione di un divieto che esisteva da 90 anni: quello di potersi iscrivere a due corsi di laurea contemporaneamente.

“Siamo qui per festeggiare, per far capire come funzionerà la legge ma soprattutto per spiegare come il sistema, in questo modo, sarà molto più flessibile- ha commentato a margine dell’evento la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa- Stiamo togliendo man mano tutte le rigidità che non sono adatte ai tempi moderni. Credo che questa legge renda più interessante il sistema e libera gli spiriti individuali. Perché impedire a chi vuole studiare di più, di poterlo fare?“.

Per la rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, la doppia laurea è “un’occasione per liberare talenti e rimuovere un divieto che vigeva da 90 anni- ha spiegato alla Dire-Ma sopratutto, un’opportunità per tenere sempre di più i nostri talenti nel nostro Paese, e favorire una formazione multidisciplinare e contaminata, indispensabile per quello che ci chiede il mondo del lavoro”. La legge è già attiva, ma il ministero dell’Università e della Ricerca ha ora il compito di lavorare ai decreti attuativi, per far sì che con l’avvio dell’anno accademico 2022/2023 sia fruibile per tutti gli studenti che intendono iscriversi a due corsi.


“Ma siamo quasi in dirittura di arrivo con il decreto del Mur, che deve confrontarsi con la Conferenza dei rettori e gli studenti- ha spiegato Messa- dobbiamo rendere possibile la frequenza per entrambi i corsi di laurea e organizzare i corsi a numero programmato. E poi lavorare sull’orientamento: non bisogna creare confusione nei giovani che devono scegliere, bisogna accompagnare gli studenti alla conoscenza di se stessi”.

Anche il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha ribadito l’importanza dell’orientamento. “In un’epoca piena di incertezze trovare dei punti di riferimento, orientarsi, diventa fondamentale. Siamo in una fase in cui dobbiamo ritrovare il nostro oriente. E l’orientamento serve anche per le scuole, dobbiamo accompagnare i ragazzi fin dalle scuole medie– ha detto Bianchi- Servono delle figure importanti, che possiamo chiamare tutor o mentoring ma che sono semplicemente dei maestri che possano essere gli adulti di riferimento per i nostri studenti”.

“Oggi siamo qui per parlare non degli studenti ma agli studenti- ha sottolineato Alessandro Fusacchia, relatore della Camera dei deputati per la proposta di legge doppia laurea- nella nostra epoca assistiamo a un’accelerazione incredibile del processo tecnologico, che apre nuove strade e nuove domande. Siamo in un’epoca in cui università, scuole, docenti e studenti dovranno ricercare un nuovo equilibrio tra sapere settoriale e conoscenza generale. Lasciate stare i mestieri, l’avvocato, il medico, l’architetto. Ragionate per sfide– ha detto Fusacchia alla platea di giovani presenti in Aula Magna- tutta la prospettiva che avete davanti cambierà”.

“L’ibridazione dei contenuti è fondamentale oggi, e la legge della doppia laurea è uno degli strumenti che va in questo senso-ha aggiunto il ministro dell’Innovazione tecnologica Vittorio Colao- un altro importante fattore è imparare a reimparare, continuare a formarsi e arricchire la propria conoscenza di saperi diversi. Tra questi il digitale e la tecnologia sono ormai alla base di qualsiasi formazione. Qualsiasi cosa vogliate fate dovrete sapere qualcosa di tecnologia all’interno della vostra specialità”.

Per Ferruccio Resta, presidente della Crui, questa legge “è importante anche per trattenere i talenti. Sempre di più ci sono ragazzi e ragazze che ci chiedono di osare, e in questo modo gli studenti non saranno più obbligati ad andare fuori dall’Italia. Anzi, gli atenei italiani avranno la possibilità di promuovere sinergie comuni tra università diffuse su tutto il territorio”. Il contenuto della legge è stato illustrato nel dettaglio dai parlamentari Valentina Aprea, Paola Frassinetti, Beatrice Lorenzin, Luca Toccalini e Manuel Tuzi.

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