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Polizia locale senza storditori, Sala prepara l’addio al taser. Parlano altri sindaci lombardi

Il sindaco di Milano si prepara a mollare la sperimentazione dei taser in dotazione alla Polizia locale "Non è che avrebbe risolto granchè, ora prendiamo atto del fatto che non si può"

Pubblicato:26-05-2022 13:47
Ultimo aggiornamento:26-05-2022 14:11
Autore:

giuseppe sala
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di Michele Bollino e Marco Sacchetti

MILANO – “Non è che il taser avrebbe risolto granché. Ci atterremo alle leggi, io avevo detto ‘sperimentiamolo’ e adesso prendo atto del fatto che non si può“. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commenta la bocciatura costituzionale della legge della Regione Lombardia sugli storditori elettrici (stun gun) e di conseguenza ai taser alla polizia locale, a margine della presentazione dei vincitori per la creazione dei nuovi laboratori del teatro ‘La Scala’, al ‘Base’ di Milano.

“Io avevo detto ‘sperimentiamolo ma non immaginiamo che possa essere la soluzione di tutti i problemi’- aggiunge Sala- perché più che la singola azione va visto l’insieme dell’attività di controllo del territorio”.


La notizia della pronuncia della Consulta, intanto, sta facendo discutere e il dibattito è acceso tra i sindaci, in primis della Lombardia ma non solo. Abbiamo interpellato alcuni sindaci lombardi per capire lo stato delle cose. A Bergamo, ad esempio, avevano detto ‘no’ alla sperimentazione ritenendola una cosa illegale. Intanto, oggi il sottosegretario all’Interno Molteni ha annunciato che la bocciatura della Corte costituzionale non riguarda i taser, che invece vanno avanti.

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VICESINDACO BERGAMO: “SAREMMO FUORILEGGE”

“La Corte Costituzionale- commentava ieri alla ‘Dire’ il vicesindaco di Bergamo Sergio Gandi- ha confermato che lo storditore da contatto è uno strumento atto a offendere e non un mero strumento di difesa. Avevamo, quindi, ragione su tutta la linea a non voler adottare il taser, come da ordine del giorno approvato dal nostro Consiglio Comunale”.
Gandi, interpellato sulla sentenza della Consulta che ha disposto l’incostituzionalità della legge ordinamentale lombarda del 2021 nella parte che affida alle polizie locali l’uso dello storditore, prosegue così: “Se l’avessimo fatto, alla luce della sentenza di oggi, avremmo posto in essere una procedura al di fuori della legge. Consiglierei, infine, a tutti di essere più prudenti, quando si parla di diritti della persona, di tutela dell’integrità psico-fisica e di sicurezza”.

PALAZZI (MANTOVA): BENE CONSULTA, MA LA POLIZIA LOCALE HA PISTOLE DA ANNI

“La sentenza, pur non avendone letto l’intero dispositivo, mi pare richiami alla distinzione doverosa tra polizia locale e di Stato, anche se va detto che le polizie locali, da anni, dispongono di pistola“. È la reazione alla sentenza “ammazza taser” della Corte Costituzionale del sindaco di Mantova Mattia Palazzi.
Sentito dalla ‘Dire’ sullo stop alla legge ordinamentale lombarda del 2021 sullo storditore elettrico alle polizie locali, Palazzi ieri ha ricordato che “la nostra valutazione sin qui, anche dopo essermi confrontato con il comandante del corpo” sui Taser (che a differenza dello storditore da contatto bocciato gli impulsi li ‘spara’, ndr), “è stata quella di non chiederli prima di aver valutato la necessità di adeguata formazione e solo ad un nucleo ristretto. Quindi ad oggi non lo abbiamo. Il punto mi pare di sistema e inquadramento. Negli anni la polizia locale- conclude Palazzi- ha assunto compiti e funzioni sempre più importanti e significative”.

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