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Emilia-Romagna verso l’allentamento delle misure per le visite in ospedale

La Regione sta lavorando a nuove linee guida che dovrebbero entrare in vigore entro metà giugno

Pubblicato:26-05-2021 11:48
Ultimo aggiornamento:26-05-2021 11:48

ospedale sant'orsola bologna
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BOLOGNA – L’Emilia-Romagna si prepara ad allentare le misure per l’accesso in ospedale da parte di visitatori, parenti e caregiver. Entro metà giugno, dovrebbero essere operative le nuove linee guida a cui la Regione sta lavorando. Lo annuncia l’assessore alla Sanità Raffaele Donini, rispondendo oggi in Assemblea legislativa all’interrogazione della consigliera di Forza Italia Valentina Castaldini. L’azzurra segnala infatti situazioni non omogenee tra gli ospedali dell’Emilia-Romagna e casi di “donne che partoriscono da sole” o di “madri che non possono avere un cambio” nel lavoro di cura, neanche per “farsi una doccia”.

A seguito dell’avanzamento della campagna vaccinale e della prossima introduzione del ‘green pass’, spiega dal canto suo Donini, saranno “ridefinite le modalità di accesso a visitatori, parenti e caregiver negli ospedali, per consentire ai soggetti a basso rischio di accedere con modalità agevolate” e meno restrittive di prima. Questa attività di revisione delle linee guida “è in corso e verrà presentata alle Ausl perché sia resa operativa entro la metà di giugno, quindi entro 15 giorni”, assicura Donini.

Con l’arrivo dell’estate, e il calo di ricoveri e contagi in Emilia-Romagna, per i professionisti sanitari si apre poi la finestra per le ferie. “Bisogna dare respiro al personale, soprattutto in questa fase- afferma il capogruppo Fdi, Marco Liseie garantire di poter godere di ferie e permessi“. Lisei segnala infatti “accumuli significativi” di giornate arretrate e suggerisce alla Regione di prevedere l’assunzione anche di personale straordinario per poter permettere il riposo a medici e infermieri, garantendo comunque i servizi. “Dobbiamo stare molto attenti alla salute dei nostri operatori- insiste Lisei- il recupero fisico e psicologico ora è dovuto”.


In risposta, l’assessore assicura che la Regione è “consapevole che dall’inizio della pandemia i professionisti sono stati chiamati a enormi sacrifici, sia per qualità dell’attività professionale sia in termini di quantità di ore lavorate”. Donini parla dunque di “doverose e meritate ferie”, su cui “sensibilizzeremo le aziende sanitarie”. In particolare, il personale delle aziende di Bologna “ha fruito in media di 29 giorni di ferie nell’ultimo triennio, con una leggera flessione nell’ultimo anno, continuando comunque a godere di permessi e ferie in coerenza con il contratto. E così deve continuare a essere, a garanzia dei lavoratori e delle aziende”.

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