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Condannato a 9 anni di carcere l’uomo che travolse e uccise con il Suv i due cuginetti di Vittoria

Il gup di Ragusa ha condannato Rosario Greco per duplice omicidio stradale aggravato dall'alterazione psicofisica. "Una sentenza scandalosa", commentano

Pubblicato:26-05-2020 13:35
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:23
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PALERMO – Un anno fa travolse e uccise due cuginetti, di 11 e 12 anni, a bordo del suo Suv nella città di Vittoria (Ragusa). Oggi Rosario Greco è stato condannato a 9 anni di carcere dal gup di Ragusa per duplice omicidio stradale aggravato dall’alterazione psicofisica.

Il guidatore del suv era, infatti, stato arrestato per omicidio stradale aggravato dallo stato di ubriachezza e per essersi dato alla fuga. Greco aveva confessato agli agenti di avere fatto uso di cocaina.

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SALVINI: 9 ANNI DI CARCERE PER CHI HA UCCISO DUE BIMBI? VERGOGNA

“La sentenza del tribunale di Ragusa conferma una volta in piu’ la necessita’ di mettere mano alla riforma del Codice Penale e dell’intera Giustizia: la vita di un bambino non puo’ valere cosi’ poco, bisogna eliminare il ‘rito abbreviato’ per i reati piu’ gravi e cancellare ‘buone condotte’ e sconti di pena. Un abbraccio affettuoso alle famiglie dei piccoli Simone e Alessio: non vi dimentichiamo”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

LO CURTO: SENTENZA SCANDALOSA

“Una sentenza a dir poco scandalosa e inaccettabile che, da madre e da donna delle istituzioni, mi indigna profondamente”. Lo afferma la capogruppo dell’Udc all’Ars, Eleonora Lo Curto. “La vita innocente di due bambini e il sogno spezzato dei loro genitori di vederli crescere vale solo nove anni?”, si chiede Lo Curto. 

D’AGOSTINO: CONDANNA SERVA DA ESEMPIO

“La punizione e’ severa. Poteva esserlo ancora di piu’? Probabilmente si’ e per questo c’e’ l’appello. Ma 9 o 13 anni non cambiano il fatto che si tratti di condanna esemplare. In ogni caso il condannato, se ha una coscienza, sara’ segnato per tutta la vita dal rimorso per una condotta vergognosa. A noi serve che sia d’esempio per altri”. Cosi’ il capogruppo di Italia viva all’Ars, Nicola D’Agostino. 

DIPASQUALE: DOLORE INCOLMABILE

“Credo nella magistratura e credo che le sentenze vadano rispettate. Quando non si condividono ci si puo’ appellare, cosi’ come credo faranno le famiglie di Alessio e Simone. Di certo c’e’ che qualunque sentenza, fosse anche l’ergastolo, non fara’ tornare in vita le due povere vittime”. Queste le parole del parlamentare ragusano del Pd all’Ars, Nello Dipasquale. “Davanti a questa vicenda resta, da padre, un sentimento di dolore. Le famiglie non si potranno accontentare di questa sentenza ma – ribadisce Dipasquale – qualsiasi condanna non potra’ mai colmare il loro dolore”.

AMATA: CONDANNA NON RISARCISCE FAMIGLIE

“Non credo che una condanna di nove anni per un’azione del genere possa a risarcire i genitori della perdita dei propri figli. Da madre, non so come avrei reagito davanti a una sentenza cosi'”. Lo afferma alla Dire la capogruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana, Elvira Amata. “Ci vorrebbero misure decisamente piu’ restrittive nei confronti di chi non sa autogestirsi e non pensa alle conseguenze delle proprie azioni”, aggiunge Amata.

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