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Open Arms, Laforgia (Leu): “Da Italia viva strategia della tensione, così alleanza non dura”

Il senatore di Leu contro il partito di Renzi: "È un tatticismo che e' diventato sfiancante, così non si va avanti"

Pubblicato:26-05-2020 13:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:23

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ROMA – “Così non si va avanti“. Francesco Laforgia, senatore di Leu e segretario di presidenza del Senato, fondatore con Luca Pastorino dell’associazione ‘È viva’, interpellato dall’agenzia Dire dà una “lettura politica” del voto che in giunta per le immunità al Senato ha approvato la relazione che nega il processo a Matteo Salvini sul caso Open Arms.

“La scelta di Italia Viva non c’entra nulla con il merito della vicenda che ha avuto una istruttoria più che approfondita. Semmai l’intenzione è di non recidere il filo di comunicazione con Salvini e il centrodestra. Per la serie: ‘non si sa mai, in vista di possibili futuribili scenari meglio posizionarsi senza troppi nemici intorno’. Si tratta di un tatticismo che è diventato sfiancante. Tanto più che già si annuncia un’altra puntata in vista dell’aula, un modo per buttare la palla avanti ed alzare il prezzo. Questa è una strategia della tensione sulla maggioranza“, spiega Laforgia. A rimetterci è ancora una volta la compagine che sostiene il governo.

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“Mi sembra la riproposizione di uno schema visto anche recentemente sulla vicenda Bonafede, quello di dire che al di là dell’esito ‘noi siamo determinanti’ e far pesare questo essere determinanti, farlo fruttare magari su altre partite. Lo dico per inciso: un’alleanza che usa questo codice non può reggere. E’ evidente”.

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Servirebbe, aggiunge il senatore di Leu, Francesco Laforgia, “un chiarimento politico che prescinde dalle vicende specifiche. Non so se debba promuoverlo una singola personalità. O se tocchi invece a più esponenti della maggioranza. Di sicuro Conte è il punto di equilibrio importante, si è caricato sulle spalle la maggioranza e anche il paese in una situazione di emergenza sanitaria. Ma è evidente che oggi si apre una fase nuova e non può continuare a funzionare così. Ora ci sono i decreti che rappresentano un tampone se non il rilancio per il paese. Ma l’uscita da questa fase deve essere fatta all’insegna della domanda su cosa vuole fare questa maggioranza da grande. Che idea ha del paese? Con i partiti e le forze politiche che la compongono che si assumono la responsabilità della guida. Bisogna mettersi intorno al tavolo e ridisegnare il paese nell’epoca della post-pandemia”.

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Un’ultima notazione sulla vicenda Open Arms. “E’ delicata e ha a che fare con la vita delle persone. Non voglio indagare sulla scelta compiuta dai senatori di Italia viva perchè attiene la coscienza dei singoli. Ma certo – conclude Laforgia- se anche non avevano l’intenzione di strumentalizzare il dramma di tanti migranti, il risultato è stato esattamente quello. Utilizzare una vicenda che ha a che fare con la vita delle persone per scopi di tatticismo”.

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