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In Veneto esplosione voucher: più di 15 mln nel 2015. Cisl: “Nascondono lavoro nero”

VENEZIA -

Pubblicato:26-05-2016 15:39
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:47

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Lavoro:Istat, ad aprile +159.000 occupati su mese

VENEZIA – Sono stati 15.161.243 i voucher utilizzati in Veneto nel 2015. Lo evidenzia Franco Lorenzon, segretario della Cisl di Belluno-Treviso, presentando la campagna “Stop Voucher”, con cui il sindacato mira a contrastare “l’abuso dei buoni lavoro”. Le finalità dei voucher “sono state snaturate” denuncia a sua volta Onofrio Rota, segretario Cisl del Veneto, se “tra il 2008 ed il 2011 avevano permesso di regolarizzare piccole prestazioni occasionali”, ora si sono trasformati in uno strumento per coprire il lavoro nero e hanno incentivato la frammentazione dei rapporti di lavoro in modo da giustificare il loro pagamento con questa forma di retribuzione”.

lavoroLa trasformazione in strumento dell’evasione e del precariato sarebbe avvenuta anche e soprattutto grazie a due riforme, quella del 2012 (Fornero) e quella del 2015 (Jobs Act), afferma la Cisl. Fatto sta che i dati del sindacato parlano di un numero di voucher “cresciuto di sette volte tra il 2012 e il 2015” in provincia di Treviso e quintuplicato a livello regionale. Numeri che “fanno capire che i voucher si sono rapidamente trasformati in nuovi strumenti di sfruttamento dei lavoratori precari e luogo di evasione contributiva e fiscale”, spiega Lorenzon, che chiarisce “non siamo contrari per principio ai buoni lavoro, ma chiediamo che il loro utilizzo venga riportato alle finalità originarie“. Ovvero, “il ripristino del concetto di occasionalità cancellato dalla riforma Fornero, il monitoraggio permanente sull’utilizzo, l’innalzamento della quota dei contributi previdenziali al 27% e la tracciabilità”.


di Fabrizio Tommasini, giornalista

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