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25 aprile, Sgarbi fischiato a Viterbo: il presidente Anpi si rifiuta di stringergli la mano

Il sottosegretario alla Cultura: "Inaccettabile". Mezzetti (Anpi): "È una persona che non stimo"

Pubblicato:26-04-2023 11:07
Ultimo aggiornamento:26-04-2023 11:07

sgarbi fischi
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ROMA – Mattinata di fischi e mancate strette di mano, quella di ieri per Vittorio Sgarbi che, arrivato a Viterbo per le celebrazioni del 25 aprile, è stato contestato da alcuni presenti appena ha preso la parola.

“Certo è davvero tragicomico come finti antifascisti, in nome di un’idea equivoca di ‘libertà’ – ha affermato Sgarbi in una nota – abbiano tentato d’impedirmi di parlare, e cioè di negare quella libertà di espressione che dovrebbe essere uno dei valori fondanti di questa ricorrenza. Quello che è successo a Viterbo è la prova di come c’è chi utilizza il 25 aprile come strumento di lotta politica. Tutto ciò è inaccettabile”.

Prima di salire sul palco, il sottosegretario alla Cultura si è visto anche rifiutare la stretta di mano dal presidente dell’Anpi Enrico Mezzetti. Il tutto è documentato in un video che ha fatto il giro della rete: nelle immagini, Vittorio Sgarbi saluta le figure istituzionali presenti, ma una volta arrivato davanti a Mezzetti, riceve solo un cenno di rifiuto con il volto.


Questa mattina, Sgarbi è tornato sull’accaduto citando Pasolini e Sciascia in un tweet: “Nulla è peggio del fascismo degli antifascisti. (Pasolini) Il più bello esemplare di fascista in cui ci si possa oggi imbattere è quello del sedicente antifascista unicamente dedito a dare del fascista a chi fascista non è. (Sciascia)

LA REPLICA DI MEZZETTI

In un’intervista pubblicata su Tuscia Web, il presidente Anpi ha fornito le motivazioni del suo gesto: “Mi sono rifiutato di stringere la mano a Vittorio Sgarbi perché è una persona che non stimo” e ancora: “Perché certi discorsi sull’antifascismo li fa in piazza San Lorenzo, ma non li fa a Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Francesco Lollobrigida?”.

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