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Report del Consiglio grande e generale del 25 aprile

Pubblicato:26-04-2022 16:28
Ultimo aggiornamento:01-07-2022 16:29

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SAN MARINO – I lavori odierni del Consiglio Grande e Generale ripartono dal comma 17, relativo alla Relazione annuale dell’Aif, Agenzia di informazione finanziaria, sull’attività svolta nel 2020 in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento al terrorismo.
In apertura della seduta, il Capitano Reggente Oscar Mina interviene per esprimere un messaggio di cordoglio per la scomparsa di Gino Rondelli, padre del Capitano Reggente Paolo Rondelli, cui segue un minuto di silenzio da parte dell’Aula.

Si procede poi con la lettura, da parte del Segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, della Relazione di sintesi sulle attività svolte da Aif nel 2020: in dettaglio, le segnalazioni sospette ricevute dall’Agenzia lo scorso anno ammontano a 187, registrando un aumento del 23,8% rispetto al 2019, quando furono 151. All’esito degli approfondimenti delle segnalazioni, nel corso del 2020 l’Agenzia ha trasmesso all’Autorità giudiziaria 9 casi, per le successive indagini di competenza, di cui 7 casi per sospetto riciclaggio e 2 casi per altri reati.

La relazione spiega poi come la contingenza dell’emergenza e della crisi pandemica mondiale abbia avuto un impatto anche sull’attività di AIF che ha sì dovuto individuare nuove modalità operative, sia all’interno della struttura che nei confronti dei soggetti designati, a causa delle misure restrittive. Ma soprattutto Aif “ha dovuto fronteggiare i cambiamenti che si sono avuti “nel modus operandi, nelle tecniche e negli schemi adottati dai criminali per riciclare proventi illeciti”.


Il lavoro di Aif è apprezzato e promosso dagli interventi dei consiglieri in Aula, a livello bipartisan, in cui non sono mancati gli inviti a proseguire sulla strada della compliance internazionale e della trasparenza, e allo stesso tempo di contenere la burocrazia e ricercare maggiore snellezza nelle procedure per gli operatori e i professionisti.“Dobbiamo puntare all’eliminazione della burocrazia fine a se stessa- manda a dire infatti lo stesso Segretario di Stato per l’Industria, Fabio Righi- Vogliamo andare alla sostanza dei controlli? Dobbiamo spiegare allora a livello internazionale cosa in un piccolo Paese funziona o cosa no. Spesso ci sono infatti norme che tengono conto di contesti più ampi e di strutture specializzate molto più ampie”.

Chiuso il dibattito, l’Aula esamina 5 pratiche relative a permute ed assegnazioni presentate dal Segretario di Stato per il Territorio, Stefano Canti: tutte le pratiche sono infine accolte.

I lavori proseguono con l’esame dei decreti legge- decreti delegati al comma 19: ratificati quelli non scorporati, la seduta si interrompe sull’esame del primo decreto legge, il n. 35, relativo all’allineamento alle sanzioni Ue a seguito del conflitto in Ucraina. I lavori consiliari riprenderanno in seduta notturna.

Di seguito un estratto del dibattito al Comma 17. Relazione annuale dell’Agenzia di Informazione Finanziaria concernente l’attività svolta nell’anno 2020 in materia di prevenzione e di contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo presentata tramite la Segreteria di Stato per le Finanze ed il Bilancio ai sensi dell’articolo 10, comma 2, della Legge 17 giugno 2008 n.92

Marco Gatti, Segretario di Stato per le Finanze dà lettura della relazione di sintesi finale sulle attività svolte da Aif nel 2020. Di seguito i primi 3 paragrafi/capitoli.

Premessa

L’art. 10, comma 2, della Legge 92/2008 prevede che l’Agenzia di Informazione Finanziaria presenti al Consiglio Grande e Generale, per il tramite della Segreteria di Stato per le Finanze e il Bilancio, una relazione concernente l’attività svolta in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

La presente Relazione sintetica illustra i principali riferimenti sull’attività svolta nel corso del 2020, incluse le più rilevanti informazioni statistiche. Per una lettura estensiva degli argomenti qui sinteticamente trattati, si prega di consultare la Relazione nella sua versione integrale.

Si precisa inoltre che, secondo quanto stabilito dall’art. 13 del decreto delegato 28 Novembre 2008 n. 146, l’AIF ha trasmesso al Comitato per il Credito e il Risparmio i rendiconti contenenti il quadro complessivo delle risorse finanziarie e strumentali utilizzate dalla medesima nel corso del 2020.

L’organico dell’Agenzia di Informazione Finanziaria è pari a 14 unità.

L’Agenzia, con le risorse umane innanzi indicate (14 persone) e l’organizzazione delle stesse nei servizi sopra descritti, ha – tra le altre – la funzione di vigilare su di un numero di 435 Soggetti Designati (al 31 dicembre 2020) e di ricevere da tali soggetti le segnalazioni di operazioni sospette (n. 187 nel 2020), da analizzare ed eventualmente trasmettere alle autorità competenti.


Principali eventi che hanno caratterizzato il 2020

Come noto, l’anno 2020 è stato caratterizzato dal dilagare di una crisi pandemica mondiale legata al COVID- 19. L’adozione di misure di confinamento e di allontanamento sociale finalizza al contenimento del virus ha, di fatto, cambiato le modalità operative di lavoro sia delle Istituzioni che dei soggetti privati. Tale situazione emergenziale ha avuto un impatto anche sull’attività di AIF che ha dovuto individuare nuove modalità operative sia all’interno della struttura che nei confronti dei Soggetti Designati. La situazione emergenziale scatenata dalla pandemia ha anche determinato cambiamenti nel modus operandi, nelle tecniche e negli schemi adottati dai criminali per riciclare proventi illeciti. Nella relazione annuale del 2020, nella sua versione integrale, l’Agenzia descrive alcuni dei principali cambiamenti nel panorama dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo a seguito della pandemia da COVID-19.
A tal riguardo nel corso 2020, sono state pubblicate da AIF due Newletter dedicate a tale argomento, grazie anche alle informazioni prodotte dall’Ufficio Centrale Nazionale Interpol di San Marino. Inoltre, l’Agenzia ha pubblicato, nel corso del 2021, un documento di approfondimento sulla materia. Nel corso del 2020, il Congresso di Stato ha adottato la “Seconda valutazione nazionale dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo della Repubblica di San Marino” e la relativa “Strategia nazionale in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo per il triennio 2020-2022”. A seguito di tale adozione, nello stesso anno, sul sito internet dell’Agenzia di Informazione Finanziaria è stato reso disponibile il “Report Pubblico” che illustra i principali risultati emersi dalla valutazione nazionale dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, svolta dalle autorità sammarinesi, con il contributo del settore privato, aggiornando le risultanze della valutazione dei rischi ML/TF condotta nel 2015. Il 2020 è stato altresì caratterizzato dalla visita on-site per il quinto ciclo di valutazione da parte del Comitato Moneyval, che ha visto parte della delegazione di esperti Moneyval recarsi a San Marino dal 28 settembre al 9 ottobre 2020 al fine di valutare le misure di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo vigenti in Repubblica. Data la situazione determinata dalla pandemia, la valutazione è stata condotta in formula mista (c.d. “ibrida”): sia on-site che da remoto. La visita ha comportato una serie di incontri con i rappresentanti delle Segreterie di Stato, del Tribunale Unico, dei Corpi di Polizia, del settore bancario e finanziario, delle libere professioni, del settore privato, della Banca Centrale e, ovviamente, dell’Agenzia di Informazione Finanziaria che, considerato il proprio ruolo centrale sulla materia, ha utilizzato le proprie risorse in modo sostanziale sia nella lunga fase propedeutica alla visita, sia durante la visita che nell’impegnativa fase successiva e conclusiva.
Il giudizio sull’efficacia delle misure di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo è stato formalizzato in un rapporto ufficiale adottato durante la 61^ riunione plenaria del Moneyval tenutasi dal 26 al 30 aprile 2021. Il rapporto su San Marino è accessibile sul sito internet del Comitato Moneyval. Dettagli ulteriori circa i risultati di tale valutazione verranno forniti nella Relazione sulle attività svolte nell’anno 2021.

Sintesi dell’attività ordinaria e dei risultati raggiunti nel 2020

A seguire si riportano alcune informazioni statistiche di sintesi in merito alle attività ordinarie del 2020. Si premette che, come innanzi indicato, alcuni dati sotto riportati (in particolare quelli riferiti alle attività di vigilanza on-site), se paragonati con il trend rilevato negli anni precedenti, evidenziano una contrazione principalmente determinata dalle misure di distanziamento e confinamento imposte per fronteggiare la pandemia.

Per quanto attiene le segnalazioni di operazioni sospette ricevute dall’Agenzia, si evidenzia che nel 2020 il numero di segnalazioni è aumentato rispetto all’anno precedente (n. 187 segnalazioni nel 2020 a fronte di n. 151 segnalazioni nel 2019, pari al +23,8%). Ciò è dovuto sia all’aumento delle segnalazioni (passate da n. 111 nel 2019 a n. 130 nel 2020) sia all’aumento di quelle integrative (passate da n. 40 nel 2019 a n. 57 nel 2020) relative a segnalazioni già in precedenza trasmesse dal medesimo segnalante e integrate con nuovi fatti o circostanze. In proposito si evidenzia che la ricezione di “integrazioni” consente in taluni casi il riesame di segnalazioni anche ai fini dell’inoltro delle stesse all’Autorità Giudiziaria. Nei fatti, pertanto, le integrazioni sono qualificate quali vere e proprie segnalazioni.
Delle 187 segnalazioni ricevute nel 2020, n. 183 sono state trasmesse dai Soggetti Designati tenuti per legge al rispetto della normativa antiriciclaggio (ex art. 36 della Legge 92/2008) mentre le restanti n. 4 segnalazioni sono state trasmesse da altri soggetti (ex art. 37 della precitata Legge).
Nel 2020 la quasi totalità delle segnalazioni (n. 185 su n. 187 segnalazioni ricevute) è riferita a sospetti di riciclaggio e/o altri reati, mentre n. 2 sono relative a sospetti di finanziamento del terrorismo.
Come di consueto, la grande maggioranza delle segnalazioni di operazioni sospette provengono dai Soggetti Finanziari, in particolare dalle banche (n. 128 segnalazioni, pari al 68% del totale delle segnalazioni ricevute) mentre i restanti Soggetti Finanziari hanno trasmesso, complessivamente, n. 22 segnalazioni (pari al 12% del totale).

Per quanto attiene invece alla categoria dei Professionisti (Avvocati/Notai e Commercialisti), nel 2020 si è registrato un numero di segnalazioni maggiore rispetto a quello dell’anno precedente (n. 23 segnalazioni nel 2020 a fronte di n. 13 segnalazioni nel 2019), pari al 12% del totale delle segnalazioni ricevute. In tale categoria, i soggetti che hanno trasmesso il maggior numero di segnalazioni sono, come di consueto, i Commercialisti (n. 20 segnalazioni). In numero esiguo (pari a n. 3) permangono quindi le segnalazioni pervenute da avvocati e notai, nonostante tale categoria, per numerosità e rilevanza, non sia da considerarsi trascurabile. Continua a rimanere sostanzialmente marginale l’apporto dei Soggetti Non Finanziari di cui all’art. 19 della Legge 92/2008, che nel 2020 hanno inviato, seppur in netto aumento rispetto al 2019, n. 10 segnalazioni (pari al 5% del totale). Nel periodo di riferimento, le n. 187 segnalazioni di operazioni sospette ricevute dall’Agenzia, hanno originato l’apertura di n. 102 casi.

All’esito degli approfondimenti delle segnalazioni pervenute, e dei relativi casi, nel corso del 2020 l’Agenzia ha trasmesso all’Autorità Giudiziaria n. 9 casi, per le successive indagini di competenza, di cui n. 7 casi per sospetto riciclaggio e n. 2 casi per altri reati. Nel corso del 2020, l’incidenza media percentuale dei casi trasmessi all’Autorità Giudiziaria rispetto ai casi aperti dall’AIF, così come negli anni precedenti, si attesta attorno al 10%.

Nel 2020, l’Agenzia ha anche trasmesso all’Autorità Giudiziaria n. 12 relazioni integrative, riferite a n. 5 casi trasmessi all’Autorità Giudiziaria nel 2020 o in anni precedenti, aventi ad oggetto nuove informazioni acquisite nell’ambito delle funzioni istituzionali. La relazione annuale evidenzia come nei casi (sospetti) di riciclaggio trasmessi all’Autorità Giudiziaria, i proventi illeciti sono ipotizzati come correlati principalmente alla truffa e appropriazione indebita, soprattutto in ambito societario, peraltro coerentemente con i risultati della prima valutazione nazionale dei rischi del 2015 e della seconda valutazione nazionale dei rischi del 2019. Nel corso di attività di approfondimento finanziario delle segnalazioni di operazioni sospette, l’AIF ha adottato n. 3 provvedimenti di “monitoraggio”, riguardanti n. 6 rapporti d’affari. Non sono stati disposti né provvedimenti di blocco fondi per carenza dei necessari presupposti di legge, né provvedimenti di sospensione di operazioni.

Sempre nel 2020, l’Agenzia ha inviato n. 7 informative c.d. di warning a determinate categorie di Soggetti Designati in merito ad operazioni che possono comportare un rischio di riciclaggio o finanziamento del terrorismo per il sistema economico e finanziario sammarinese.

Anche nel 2020 è proseguita la raccolta dati utile all’analisi finanziaria di tipo strategico (c.d. “analisi strategica”) delle informazioni pervenute all’Agenzia tramite le segnalazioni di operazioni sospette e la loro aggregazione e rielaborazione per il tramite del data-warehouse in uso. La divulgazione delle informazioni così elaborate, iniziata nel 2019, è stata ulteriormente consolidata nel corso del 2020 tramite l’invio di specifici report alle altre autorità competenti. Inoltre sono state rese disponibili alcune risultanze a talune categorie di soggetti designati nel contesto di specifici seminari.

Nella relazione annuale – nella sua versione integrale – sono descritte le diverse modalità con le quali l’Agenzia svolge l’analisi strategica, approfondendo la qualità formale, sostanziale e di intelligence delle segnalazioni ricevute, i principali motivi sottostanti la segnalazione stessa e i principali indici di anomalia rilevati dai Soggetti Designati, nonché il profilo soggettivo dei soggetti segnalati, i settori di attività economica coinvolti e i principali paesi di origine e destinazione dei fondi. Informazioni di sintesi, di valore strategico, sono anche state fornite sui casi trasmessi da AIF alla Magistratura. La relazione annuale, come di consueto, riporta alcuni “case study”, opportunamente “anonimizzati”.Altra funzione rilevante dell’Agenzia è l’attività di vigilanza svolta nei confronti di tutte le categorie di Soggetti Designati e finalizzata a verificare, secondo un approccio basato sul rischio, la conformità circa l’adempimento degli obblighi “antiriciclaggio” da parte dei Soggetti Designati.

Al 31 dicembre 2020, il numero dei Soggetti Designati è pari a 435, di dimensioni molto diverse tra loro e che svolgono attività economiche, finanziarie e professionali molto eterogenee. Nel corso del 2020 l’attività di vigilanza on-site ha subito una riduzione determinata delle misure di distanziamento sociale imposte per contenere il dilagare della pandemia. L’Agenzia, compatibilmente con la situazione determinata dalla pandemia, ha condotto nel corso del 2020, n. 14 attività di vigilanza ispettiva on-site. Inoltre sono state svolte anche attività di vigilanza off-site (ovverosia, attività di vigilanza svolta a distanza, mediante l’acquisizione cartolare di informazioni, dati e documenti da uno o più Soggetti Designati), utili a valutare la conformità alla normativa da parte degli stessi. Nella relazione annuale, sono descritte le categorie dei soggetti sottoposti a verifica e le principali indicazioni vincolanti rivolte ai Soggetti Designati nel corso del 2020, indirizzate sia ai Soggetti Finanziari sia ai Professionisti. Nell’anno di competenza, l’Agenzia ha avviato n. 1 procedimento sanzionatorio amministrativo, conclusosi con l’irrogazione di una sanzione pecuniaria per un ammontare di Euro 8.000 per omissione degli obblighi di adeguata verifica.
Per quanto attiene alla collaborazione nazionale, anche nel corso del 2020 si sono registrate frequenti occasioni di cooperazione con Autorità ed Uffici della Pubblica Amministrazione sammarinese, in particolare con le Forze di Polizia, Banca Centrale della Repubblica di San Marino, l’Ufficio Centrale Nazionale Interpol (anche nella veste di Asset Recovery Office, ARO), l’Ufficio Attività di Controllo (già Ufficio di Controllo e Vigilanza sulle Attività Economiche), il “Central Liaison Office” (CLO), ed ovviamente l’Autorità Giudiziaria, nell’ambito delle attività delegate da quest’ultima. Più in dettaglio, si evidenzia che nel 2020, l’Agenzia:

  • –  ha ricevuto n. 37 richieste di collaborazione, segnalazioni o note informative da parte di Autorità o Uffici della Pubblica Amministrazione, mentre sono state n. 38 quelle inviate alle medesime dall’AIF;
  • –  ha fornito il proprio contributo tecnico all’Autorità Giudiziaria, nell’ambito di procedimenti penali, in n. 14 occasioni.

La relazione annuale evidenzia come, raffrontando il trend dei dati sulla collaborazione nazionale negli anni, negli ultimi due si è intensificata la collaborazione tra l’Agenzia e le Forze di Polizia. Tale collaborazione indubbiamente rafforza l’azione di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

Come nei precedenti anni, l’attività di collaborazione internazionale con le omologhe Financial Intelligence Unit estere è stata significativa. Nel corso del 2020, l’Agenzia:

  • –  ha ricevuto n. 19 richieste di collaborazione e informative spontanee da omologhe Financial Intelligence Unit estere;
  • –  ha trasmesso n. 93 richieste di collaborazione e informative spontanee alle Financial Intelligence Unit estere.

A tal proposito si partecipa che l’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia continua ad essere il principale partner internazionale dell’Agenzia.

Emanuele Santi, Rete

Dal 2020 le organizzazioni criminali stanno sfruttando i casi di crisi dovuti alla pandemia, andandosi ad inserire nelle attività in difficoltà, alcuni settori sono più a rischio infiltrazione di altri: minacce legate a truffe, frodi, cyber crime… Noi come Paese- e qui Aif ci fa una disamina del nostro Paese- ci dice che anche San Marino non è esente da questo rischio e ci mette in guardia.

Molte attività criminose riguardano il circondario, ma come si è visto nella Relazione della Commissione Antimafia, anche San Marino non è esente. In un momento come questo, non possiamo considerarci esenti da queste situazioni. Chiaro, l’attività di Aif è importante, i numeri ce lo dicono. Sono rimasto colpito nel sapere che dal 2012, i 10 anni, si sono avuti 1708 casi di segnalazioni, di cui 169 finite in tribunale. E che dal 2008 si sono avute numerose procedure di blocco di fondi, per oltre 52 mln di euro…tutti elemeti che ci fanno comprendere come l nostro Paese non sia esente da certi fenomeni. A fronte di un lavoro importante, bisogna anche dire però che ci sono falle nelle procedure. Questi organismi tra loro non riescono a comunicare e lo abbiamo evidenz.iato anche nella Relazione della commisisone Antimafia Dobbiamo porre fine a tali falle, serve più coordinamento e bisogna debellare l’annoso problema del ‘prestanomato’ che è il ‘problema dei problemi’. A fronte dell’impegno degli organismi prendiamo l’impegno di coordinare tutti i controlli, potremo fare un buon lavoro. Mi auguro come Aula ci sia l’impegno a non abbassare la guardia.

Pasquale Valentini, Pdcs

Nel lavoro della Commissione Antimafia abbiamo audito l’Aif almeno un paio di volte ed è sempre stato significativo quanto comunicato e questa Relaizone dà ragione alla qualità del servizio svolto da Aif all’interno del nostro Paese. Sta accreditando a livello internazionale San Marino: nella collaborazione che mette in atto con organizzazioni analoghe di altri Paesi ha acquistato sempre più credibilità. E si sta consolidando anche la collaborazione che Aif richiede alle autorità che devono fare i controlli e anche ai professionisti.

La relazione mostra poi come in questo periodo di pandemia si siano accentuati i fenomeni di sfruttamento della crisi economica da parte delle organizzazioni criminali. E ci dice di fare ‘attenzione’ risptto al rischio che può riguardare sia i settori in forte difficoltà, sia quelli che hanno registrato un incremento e nei quali la malavita ha cercato di inserirsi. La Relazione conferma come San Marino voglia prendere le distanze da questo modus operandi e per fare questo è necessario che la decisione politica si traduca in azioni concrete riguardo alla filiera dei controlli. La filiera dei controlli ha bisogno di essere incrementata quantitativamente e qualitativamente perchè questa criminalità è continuamente in evoluzione.

Matteo Ciacci, Libera

Le funzioni di Aif devono essere rimarcate con forza. La scelta di andare nella direzione della trasparenza e nell’implementare controlli e segnalazioni di operazioni sospette non solo non dobbiamo darla per scontata, ma dobbiamo rimarcarla con determinazione. La linea politica e culturale deve essere quella che anche Aif definisce: in questo momento storico in particolare, c’è un tema di formazione, di sapere affrontare le sfide legate a nuovi strumenti utilizzati dalla criminalità. Non abbassiamo la guardia, non torniamo indietro su una scelta strategica: su 100 imprenditori che vogliono avvicinarsi al nostro territorio, purtroppo una importante fetta non ha sempre obiettivi sani. Su questo, i nostri organismi sono stati bravi ad evidenziare certe situazioni e ad allontarnarli. Dal momento che il sistema dei controlli funziona, lo slancio a livello economico deve essere portato avanti. Non abbassiamo la guardia, ma la prospettiva economica ci impone di valorizzare le iniziative economiche sane che possono esserci sul territorio, il rischio è che si passi da una deregulation ad una eccessiva regolamentazione.

Nicola Renzi, Rf

La relazione annuale di Aif è un’occasione per fare alcune riflessioni generali sul nostro Paese e sulla possibilità del nostro Paese, da un lato, di attrarre investimenti, depositi bancari etc, e dall’altro di reprimere e lottare contro sistemi di riciclaggio e criminalità organizzata. Noi siamo abituati a dire le cose come le abbiamo percepite, ci tengo -con la stessa forza con cui veniamo in Aula a dire che ci sono cose che non vanno- a riconoscere specialmente all’Aif una grande disponibilità al confronto per trovare le migliori e più efficaci soluzioni per ottenere come risultato l’avere un Paese completamente compliance nei confronti di regolamenti internazionali, e dall’altro però a far sì anche che i fenomeni distorsivi siano repressi e prevenuti, e ancora ad avere un sistema economico e finanziario attrattivo. E’ l’obiettivo a cui tutti noi dobbiamo tendere. Posso testimonare la proattività di Aif nel fare questo e ricordo il fatto che il collega Andrea Zafferani aveva promosso un tavolo tra i ‘regolatori del sistema’, tra cui Aif, per riuscire a trovare soluzioni di semplificazione. Sono convinto che snellezza, semplicità ed efficacia possano andare insieme. Sono convinto che il nostro Paese non possa solo schivare fenomeni riciclatori, ma debba lottare con convinzione per fermare quei flussi di denaro, congelarli e poterli bloccare.

Stefano Giulianelli, Pdcs

Tutti in Aula dobbiamo fare una lettura della relazione con soddisfazione per i risultati e gli obiettivi raggiunti da Aif nel 2020. E’ stato un anno particolamente delicato perché caratterizzato dall’emergenza sanitaria – che non ha però rallentato i controlli posti in essere da Aif- ma può aer sviluppato criticità sul tessuto economico, perché proprio in un momento di crisi economica le vulnerabilità si possono accentuare. Sottolineo il giudizio positivo che il Moneyval ha espresso sul nostro sistema antiriciclaggio e bisogna prenderne atto con favore. Altra sottolineatura che occorre fare è il costante allineamento della Repubblica di San Marino, anche sotto il profilo normativo, alle 40 raccomandazioni del Gafi.
Non mi dilungo in merito ai dati della relazione, mi ha colpito uno in particolare relativo ai provvedimenti di blocco che hanno riguardato dall’avvio di Aif ben numerosi rapporti continuativi per oltre 55 mln di euro e anche il numero di soggetti designati che Aif sottopone a vigilanza, al 31 dicembre 2020, erano 435. Da questi dati la valutazione politica da fare è questa: anche alla luce di una struttura snella- con 13 dipendenti e 435 soggetti vigilati- Aif è riuscita a raggiungere i suoi obiettivi, quando Banca Centrale- con 11 soggetti vigilati e risorse di personale e finanziarie ben più ampie- non è stata in grado di raggiungere i suoi obiettivi di vigilanza del sistema e di tutela del risparmio. E’ un dato da non trascurare. Piccolo rilievo infine sulla percezione dei controlli: se da un lato, verso l’esterno, il sistema ha avuto accreditamenti importanti, molti professionisti e soggetti che quotidianamente devono confrontarsi con i controlli avvertono invece il peso di burocrazia e procedure formali per i controlli di adeguata verifica sulla clientela. Degli interventi di semplificazione della legge n.92 del 2008 sono possibili.

Fabio Righi, Sds per l’Industria

Quello della trasparenza è un un tema su cui abbiamo basato la ricostruzione della reputazione di San Marino negli ultimi anni.

Volevo però esprimere alcune considerazioni su passaggi che ritengo fondamentali. Ho sentito dire che la Repubblica è particolarmente esposta alle infiltrazioni: oggi diamo una informazione sbagliata nel dire che il Paese è esposto. Il paese negli anni ha implementato una serie di misure che hanno garantito la tenuta anche in pandemia. Certo è che questa implementazione, da un punto di vista normativo e di interazione con i professionisti e con gli organi preposti, non ha portato all’eliminazione totale del rischio di infliltrazione. E’ un problema di natura culturale: oggi le dinamiche cui eravamo abituati con regole diverse non le abbiamo più e bisogna spostare attenzionr su nuove “esigenze”. Oggi non abbiamo più le frodi carosello, il nucleo antifrode non è più impegnato per lo più nella ricerca di false fatturazioni, oggi i problemi sono più legati all’e-commerce e alle nuove tecnologie. Dobbiamo garantire un sistema integrato di controllo in modo da avere la certificazione come Stato di essere in grado di intervenire celermente e di seguire le indicazioni che l’agenzia ci dà. Abbiamo partner e progetti pronti.

E’ normale che abbiamo applicativi che non dialogano l’uno con l’altro o che riusciamo ad avere solo ‘report a distanza di un anno? Dobbiamo puntare all’eliminazione della burocrazia fine a se stessa. Vogliamo andare alla sostanza dei controlli? Dobbiamo spiegare allora a livello internazionale cosa in un piccolo Paese funziona o cosa no. Spesso ci sono infatti norme che tengono conto di contesti più ampi e di strutture specializzate molto più ampie. Noi dobbiamo cercare di centralizzare certi controlli e siamo in grado di farlo. Questo è la rotta da seguire, non concentrarci su tutto.

Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete
Dalla relazione risulta evidente che Aif lavori e che lavori bene, ma anche che un certo tipo di attività non è stata completamente abbandonata. Sono pienamente d’accordo che le scartoffie non sono la strada per avere una San Marino sicura. E che per i controlli ci si deve affidare a sistemi efficaci. Come stato dobbiamo prevenire più che curare. Una volta che avviene un riciclaggio, è un danno di immagine per San Marino e per ricostruirsi una reputazione serve una vita. Quindi da un lato occorre sempre snellire e non imporre troppe barriere all’entrata, ma dall’altro è necessario formare professionisti e attrezzarsi per prevenire certe condotte. Certo apriamoci a nuove forme finanziarie, tuttavia dobbiamo dotarci di strumenti per cui siamo pacifici e tranquilli, in modo da non dare adito a chi è in malafede di compiere illeciti. E’ un momento di svolta del Paese: abbiamo più questioni tutte insieme e dobbiamo riuscire a portarle avanti all’unisono.

Rossano Fabbri, Mis

Oggi possiamo dire che nel 2022, dopo 14 anni dall’approvazione della norma 17 giugno 2008 n.92, molto è cambiato. Questa era una norma, unitamente all’abolazione delle società anonime e al contingentamento di denaro contante, ci è stata sollecitata a più riprese anche dagli organismi internazionali e dalla comunità europea che gravita attorno agli organismi internazionali.

E’ cambiato molto da 14 anni a questa parte. Al tempo c’era un sistema difficile anche per gli operatori. C’è chi parla anche di un clima terrorizzante per gli operatori, ma anche in questo senso il sistema è cambiato e cresciuto, grazie ad Aif ma non solo – anche Clo, e Nucleo Antifrode- si sono implementati i controlli e si vede il lavoro che portano avanti anche in stretta collaborazione con l’autorità giudiziaria. Non è semplice, si va verso un cambiamento definitivo dove l’attività di tipo fraudolenta può essere considerata una eccezione e/o normalità, perché non mancheranno mai le distorsioni che vanno perseguite come normalità. Quando si dipinge un Paese che oggi non esiste più, parlando di invasione di criminalità, non si dice la verità dei fatti. Mi auguro questo sia chiaro a molti.

Gian Matteo Zeppa, Rete

Nessuno dei colleghi che mi hanno preceduto ha aggiornato il contesto: oltre alla pandemia abbiamo una guerra e una economia di guerra. E siccome il denaro non ha odore, bispgnerebbe fare valutazioni di più ampio spettro, non limitarsi a dire che se c’è troppa burocrazia non si attraggono imprenditori. Non credo sia così.

Per esempio, òa Direzione investigativa italiana parla di una evoluzione dei sistemi malavitosi che sono un passo avanti rispetto la normativa italiana. Qualcuno i soldi li deve movimentare…Mi spiace, a livello di Commissione Antimafia è emerso che abbiamo gli organismi di controllo, ma che questi diffilmente riescono ad interagire in modo reale per contrastare certi fenomeni.

La Direzione investigativa antimafia italiana, parlando di zone ad alta inflitrazione malavitosa, cita l’Emilia romagna e le Marche- qui vicino a noi- in settori molto colpiti dalla pandemia che avranno forti ripercussioni, anche adesso. Negli esempi citati dalla relazione, il primo richiama due “eroi” nazionali sammarinesi- chiamarli eroi è una presa in giro- e si parla di quanto emerso dalle investigazioni internazionali sulle mascherine. Se facciamo finta di niente, poi ci lecchiamo le ferite quando le cose saltano fuori. Facciamo progetti di legge e decreti legge che qualcuno sa leggere meglio di noi, ed il rischio è evidente.

Michela Pelliccioni, Dml

Dalla relazione emerge che il Paese è compliant con la normativa internazionale in materia. E’ inoltre arrivato un giudizio positivo del Moneyval: sono traguardi che evidenziano il superamento di un’epoca. Come operatore di banca ho toccato con mano il cambiamento, è cambiato un mondo nell’approccio delle attività che si fanno. E’ fondamentale dirlo qui ai microfoni. Quando siamo stati a Roma come Commissione Antimafia invece non mi ha fatto piacere constatare come, fuori di qui, si abbia un’idea distorta del grande lavoro che ha fatto questo Paese. E’ un boomerang e non permette a realtà virtuose di affacciarsi al nostro Paese. Il grande lavoro è evidenziato dal numero delle operazioni. Qualcuno parla di debellare il rischio, ma come si fa? Il rischio sarà sempre presente e in nessun altro paese del mondo può venire meno. Occorre fare bene. Il consigliere Zeppa diceva: chi ha detto che c’è troppa burocrazia non ha inquadrato bene il problema. Non sono d’accordo: è piuttosto un volere dare voce a chi fa e conosce.

Gian Nicola Berti, Npr

Quello di Aif è un lavoro importante che parte dalla legge del 2008, da cui inizia il cambiamento dell’economia sammarinese. La Repubblica di San Marino è riuscita a raggiungere un risultato importate che emerge anche dalla relazione Aif sul numero dei casi seguiti. Ovunque esiste moneta, virutale o reale, il rischio riciclaggio è insito. Ma una cosa è un rischio, un’altra il pericolo. Il nostro Paese in passato ha corso pericoli enormi e subìto un danno reputazionale drammatico per le sue imprese sane e per quella parte di economia che è scappata da San Marino dal 2008 in poi, quando sono partite iniziative che hanno portato danno reputazionale enomrme che non avevamo in passato previsto. Un passaggio importante sono anche i riconoscimenti delle organizzazioni internazionali. In Aula ho sentitto l’esasperazione del formalismo antiriciclaggio che porta a produrre sempre più carta e che rischia di creare problemi all’economia. Non sono in linea né con questa tesi, né con l’altra, che chiede di abbassare la soglia perché possiamo permettercelo. Non è questa la sfida da cogliere. Mi sono trovato ad assistere soggetti bancari in tribunale per riciclaggio ed erano invece proprio coloro che avevano fatto la segnalazione di un’operazione sospetta, perché la segnalazione la vedevano come modo di difendersi dal rischio di accusa di riciclaggio. E’ così, ma non può essere vista come presunzione di colpa, la segnalazine deve essere letta come la sentinella della parte legale del paese, finalizzata a far emergere anomalie. E se non facciamo il salto nel rapporto tra vigilanti e vigilati, per fare fronte comune nella cooperazione, non riusciamo a rendere efficace l’antiriciclaggio e, allo stesso tempo, a evitare l’esasperazione dell’antiriciclaggio. E’ una collaborazione che può essere produttiva e risolutiva.

Francesco Mussoni, Pdcs

Gli interventi hanno evidenziato come il percorso di Aif sia stata la strada giusta intrapresa da un Paese che deve vivere di reputazione, economia sana, etica. La strada fu giusta. Anche la relazione del 2020 mette in evidenza come gradualmente l’Agenzia si sia sempre più strutturata in attività di controllo e contrasto. E mette in evidenza la maggiore collaborazione tra i soggetti vigilati referenti di queste norme. Credo sia stato un passagigo importante e la relazione conferma come l’Assemblea Moneyval 2021, che ha posto San Marino tra i migliori Paesi compliance, non sia frutto del caso, ma di un’azione strutturata e voluta.

Cosa possiamo fare di più? Possiamo sempre cercare di lavorare affinché il sistema con tutti i soggetti preposti – e non solo Aif- alla prevenzione e contrasto di riciclaggio e antiterrorismo si coordino sempre di più. Ci sarà occasione con la 5^ Direttiva, che deve essere modificata, di migliorare quegli aspetti di burocrazia e pesantezza che le norme hanno introdotto. E’ vero che per certi aspetti di formalismo e operatività della norma forse siamo passati al di là di quello che ci chiede lo stesso Moneyval.

Il tema è aperto: confermare questa direzione e migliorare nella direzione dell’effettività dei controlli e anche della snellezza e centralizzazione di dati e informative. Siamo una realtà piccola e dobbiamo migliorare questi aspetti di condivisione di informazione tra gli organismi preposti.

Ci riconosciamo nei risultati e nell’attività Aif e nel percorso voluto con convinzione e portato avanti come Consiglio grande e generale in questi anni.

Marco Gatti, Sds Finanze replica

E’ stato importante il contributo di tutti i consiglieri intervenuti. Il Paese in questi anni di passi in avanti ne ha fatti per adottare standard internazionali, nell’interesse che ha la Repubblica stessa di aver standard che consentano di prevenire l’attività criminale. Uno degli elementi che è più ‘bloccante’ verso le attività criminose sono gli interventi che vanno a limitare le possibiltà di operare nei canali finanziari. Sicuramente questo passo in avanti e l’ultima visita fatta da parte del Moneyval- che ha preso in esame l’effettività delle norme introdotte e la valutazione della loro applicazione ci ha visto tra i paesi più virtuosi a livello mondiale- sono significativi.

Il passato è ora di accantonarlo e guardiamo avanti: i soggetti designati sono la prima barriera rispetto certe attività, ma la loro attività non è quella di fare gli investigatori ma di segnalare, le attivitò investigative sono di altri soggetti, tra cui l’Aif. Su 100 e passa segnalazioni solo su 9 si è proceduto, come si legge nella relazione: ma è un bene che professionisti e banche che hanno trovato discrasie o elementi non conformi abbiano fatto segnalazione. Questo è il profilo giusto. Altro elemento è che per fare economia occorre non avere paura e avere responsabilità, ma prima occorre avere regole. Sento parlare di criptovalute e novità che ruotano attorno alla blockchain: il primo errore per uno Stato è quello di non normarla. La Repubblica di San Marino deve fare subito regolamenti e dire i requisiti dei soggetti, come deve entrare nel merito di quali siano i soggetti designati. C’è un’attività normativa di primo livello da parte di governo e Consiglio, poi quella di secondo livello, che riguarda gli organismi che è fondamentale.

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