NEWS:

Ruiu (Pro Vita): “Bene utero in affitto reato universale, Saviano sulla prostituzione una vergogna”

"Una legge necessaria e importante per tutelare donne e bambini italiani e stranieri"

Pubblicato:26-04-2022 18:56
Ultimo aggiornamento:27-04-2022 11:48
Autore:

pro vita e famiglia onlus
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

di Laura Monti

ROMA – “Abbiamo sempre denunciato la follia per cui in Italia i bambini non si possono vendere né comprare, i corpi delle donne non si possono sfruttare, però gli italiani possono andare all’estero a sfruttare le donne e a comprare i bambini”. A dirlo è Maria Rachele Ruiu, membro del direttivo di Pro Vita & Famiglia, intervistata dal direttore dell’agenzia di stampa Dire, Nico Perrone, sulla proposta di legge a firma di Giorgia Meloni, abbinata a una di Mara Carfagna, per classificare la pratica dell’utero in affitto come reato universale.

Per Ruiu la legge è “necessaria e importante per tutelare donne e bambini italiani e stranieri” e per questo, ha assicurato, “siamo accanto a qualsiasi partito si metta affianco alle donne e ai bambini, senza alcuna discriminazione, incondizionatamente”. Ruiu ha anche commentato la recente polemica sorta su Roberto Saviano, che, sul Corriere della Sera, ha sostenuto la necessità di legalizzare la prostituzione: “Mi stupisce che Saviano trovi spazi sempre molto importanti per i suoi copia-incolla: droga libera e prostituzione libera“. “Io da donna mi sento ferita dalla teoria di Saviano. Si cerca sempre di reprimere il traffico vergognoso di esseri umani e invece di cercare di recuperare le vittime, ci si fa la chiacchierata sulla regolarizzazione. Come se legalizzare lo stupro a pagamento fosse una cosa buona”, ha aggiunto. E su Monica Ricci Sargentini, la giornalista del Corriere sospesa per aver protestato contro l’opinione di Saviano, “è inaudito- ha detto Ruiu- che un giornale così importante se la prenda, in modo vergognoso, con una giornalista, una donna che ha espresso un parere”.


Per Ruiu, Monica Ricci Sargentini “ha solo difeso la Costituzione e una legge che c’è in Italia. Ma lei si era espressa anche contro il ddl Zan ed è chiaramente contro l’utero in affitto. Prende posizioni imperdonabili rispetto a tutto quello che è il politicamente corretto e viene punita così. È una storia che abbiamo visto negli Stati Uniti, in Inghilterra e Francia sta arrivando in Italia”.

Domani mattina, nella sala Caduti Nassirya del Senato, verrà presentato ‘Aborto: dalla parte delle donne’, un dossier di Lorenza Perfori sui rischi sanitari dell’aborto. Perché è urgente una pubblicazione del genere? “Perché è urgente che qualcuno racconti alle donne che c’è un’altra possibilità rispetto all’aborto. È necessario raccontare le conseguenze fisiche e psicologiche dell’aborto”, ha risposto Ruiu.

“Troppo spesso- ha proseguito- l’aborto viene raccontato come una passeggiata, una possibilità come le altre. E troppo spesso poi le donne si trovano sole e abbandonate. Si parla tanto di libertà e autodeterminazione e allora che ci siano davvero, con scelte consapevoli. Noi vogliamo dire alle donne ‘Coraggio, c’è un’altra scelta’, ma anche ‘Attenzione’, perché abortire non è come prendere una zigulì, come vorrebbe suggerire la sentenza per cui si può dare la pillola del giorno dopo alle adolescenti senza ricetta. C’è una banalizzazione pericolosissima. A questo vogliamo dire basta. Basta ideologia e prendiamoci cura di loro”, ha concluso. 

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it