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L’Europa ha vissuto nel 2021 l’estate più calda mai rilevata, un grado al di sopra della media 1991-2020, accompagnata da gravi inondazioni nell’Europa occidentale, causate da precipitazioni record, e da condizioni di siccità nell’area del Mediterraneo. Così il Rapporto sullo stato del clima in Europa 2021 pubblicato dal Copernicus Climate Change Service, il sistema di osservazione satellitare europeo. A livello globale, invece, gli ultimi sette anni sono stati i più caldi mai registrati, con il 2021 che si è posizionato in una frequenza sempre più ravvicinata tra il quinto e il settimo posto. Le concentrazioni di gas serra, di anidride carbonica e in particolare di metano, nel 2021 hanno continuato ad aumentare, rispettivamente di circa 2,3 parti per milione e 16,5 parti per miliardo. A complicare le cose, e a far impennare il costo dell’energia, lo scorso anno Copernicus ha rilevato tra le velocità del vento annuali più basse almeno dal 1979, così inferiori alla media che hanno portato alla riduzione della produzione di energia eolica in alcuni paesi dell’Europa occidentale.
Un innovativo centro culturale dedicato alla transizione energetica all’interno della centrale Enel ‘Alessandro Volta’ di Montalto di Castro: è il TECCC, Centro di Cultura e Conoscenza della Transizione Energetica. Il progetto, firmato dallo studio ACPV ARCHITECTS di Antonio Citterio Patricia Viel, punta alla rigenerazione dell’area del sito, originariamente destinata ad una centrale nucleare mai entrata in esercizio, con la creazione di un vero e proprio distretto dell’innovazione. All’interno del TECCC prenderà vita il Museo della transizione energetica, coprendo una superficie complessiva di oltre 5.000 metri quadri. A questo, si aggiungono circa 15.000 metri quadri di spazi espositivi all’interno di due strutture esistenti, dedicati ad installazioni d’arte sul tema dell’energia, sale di esposizione divulgativa riguardanti il tema della transizione energetica, e una sala per eventi collegata ad una terrazza panoramica.
L’assemblea degli azionisti Italgas ha dato luce verde al rinnovo del Consiglio di amministrazione per i prossimi tre anni. Paolo Gallo è confermato amministratore delegato, presidente Benedetta Navarra, che succede ad Alberto Dell’Acqua. “Voglio ringraziare gli azionisti di Italgas per la condivisione degli obiettivi, l’apprezzamento dell’azione svolta e la fiducia accordatami- ha detto Gallo- che mi permette di continuare a guidare Italgas in questa fase di svolta per il settore dell’energia e il raggiungimento dei target climatici”. L’assemblea ha approvato il bilancio 2021 e la distribuzione del dividendo di 0,295 euro. L’ad Gallo ha indicato l’intenzione di crescere nel settore dell’acqua e consolidarsi, anche tramite acquisizioni, in quello dell’efficienza energetica. Allo stesso tempo continuerà lo sviluppo delle reti di nuova generazione, digitalizzate e pronte a trasportare i gas rinnovabili, come il biometano e l’idrogeno verde. Avanti anche nella lotta alle perdite con la tecnologia Picarro Surveyor, che ha portato la società a rendere prossime allo zero le dispersioni di gas sulla rete.
Una fabbrica non deve necessariamente essere di nuova costruzione per poter essere sostenibile. Digitalizzazione e tecnologie per l’efficienza energetica hanno permesso allo storico sito ABB di Dalmine, in provincia di Bergamo, di raggiungere lo status ‘Mission to Zero’, il percorso del gruppo verso la neutralità delle emissioni CO2 al 2030 per una supply chain più sostenibile. Costruito nel 1979, il sito di Dalmine è già alimentato con il 100% da fonti rinnovabili certificate da Enel Green Power, ma per raggiungere lo status ‘Mission to Zero’ i tre edifici della fabbrica sono stati dotati di 4.000 metri quadri di pannelli fotovoltaici che forniscono circa il 20% del fabbisogno energetico dello storico sito dove ABB produce interruttori e quadri elettrici di media tensione, aiutando a bilanciare i picchi di domanda del sistema di aria condizionata durante i mesi estivi. L’illuminazione esterna è stata sostituita con lampade a LED ad alta efficienza, riducendo il consumo energetico di 76.000 kiloWattora all’anno, l’energia necessaria per ricaricare la crescente flotta di veicoli elettrici in uso nella fabbrica.
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