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Bernaudo: “Le società partecipate vanno chiuse, i servizi messi a gara”

Il presidente di Liberisti Italiani e candidato sindaco di Roma sottolinea la volontà del suo partito di chiudere i contratti sia con Atac che con Ama e mettere in competizione le eccellenze della libera impresa

Pubblicato:26-04-2021 17:48
Ultimo aggiornamento:26-04-2021 17:49
Autore:

bernaudo
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ROMA – “Non sorprende che la Corte dei Conti abbia convocato il sindaco Raggi per la gestione fallimentare delle società partecipate, a partire da Atac e da Roma Metropolitane. Io sono l’unico candidato sindaco che punta a chiudere i contratti di servizio sia con Atac che con Ama e a eliminare tutti gli altri innumerevoli centri di costo di Roma Capitale. Il Comune di Roma non deve fare l’imprenditore (ormai fallito) ma dare l’indirizzo ed eseguire i controlli. Chiunque ha un’idea diversa non risolverà mai i problemi di Roma. I servizi pubblici non funzionano perché a gestirli è la politica e quando controllore e controllato sono la medesima persona è impossibile far emergere merito ed efficienza. Solo noi Liberisti Italiani proponiamo di smantellare il sistema di gestione parastatale e fare le gare per mettere in competizione le migliori eccellenze della libera impresa sotto il rigido controllo dell’amministrazione. Se i romani pensano ancora che se arrivassero i ‘fenomeni’ farebbero funzionare Atac e Ama andrà sempre peggio. Bisogna avere coraggio e cambiare visione politica, non servono supereroi”. Così Andrea Bernaudo, presidente di Liberisti italiani e candidato sindaco di Roma, commenta il caos delle società partecipate dal Comune, finito sotto la lente della Corte dei Conti.

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