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Tavole imbandite e ombrelli: la #protestaligure dei ristoratori in piazza a Genova

"Non esistono ristoranti di serie A o di serie B - spiega Fabrizio Bogo, anima della protesta - lottiamo per avere uguaglianza di trattamento da parte dello Stato tra ristoranti all'aperto e al chiuso"

Pubblicato:26-04-2021 16:02
Ultimo aggiornamento:26-04-2021 16:02

Fabrizio Bogo protesta ristoratori genova
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GENOVA – Piazza De Ferrari diventa un grande ristorante a cielo aperto. Nel primo giorno di ritorno in zona gialla, i ristoratori della #protestaligure e i rappresentanti delle altre categorie più colpite dalle chiusure per la lotta alla pandemia tornano a manifestare a Genova. Sedie, tavolini apparecchiati e ombrelli perché “lavorare all’aperto, anche per chi può, non è così semplice- spiega Fabrizio Bogo, anima della protesta– prima eravamo obbligati a lavorare con le app di delivery, adesso siamo obbligati a lavorare con le applicazioni del meteo per capire se il tempo ci garantisce di fare un servizio o meno”.

La #protestaligure, che da dieci giorni ha allestito una tenda ancorata sotto i portici del palazzo della Regione, chiede che venga “eliminata la discriminazione tra le varie categorie di ristoranti: vorremmo eliminare questa disparità e avere tutti la possibilità di fare lo stesso lavoro allo stesso orario, in tutte le categorie di ristoranti. Non esistono ristoranti di serie A o di serie B: lottiamo per avere uguaglianza di trattamento da parte dello Stato tra ristoranti all’aperto e al chiuso”.

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