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Incidente Zanardi, chiesta l’archiviazione dell’autista del tir. La famiglia di Alex si oppone

Per la Procura il camionista viaggiava sotto il limite di velocità e ha cercato di evitare l'impatto. Ma secondo la parte offesa c'è" efficacia causale nella condotta del conducente dell'automezzo"

Pubblicato:26-04-2021 15:49
Ultimo aggiornamento:26-04-2021 15:49

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ROMA – La Procura della Repubblica di Siena ha chiesto l’archiviazione del procedimento relativo all’incidente in cui il 19 giugno scorso è rimasto coinvolto Alex Zanardi, lungo una strada del comune di Pienza. Al termine delle indagini condotte con la collaborazione dei Carabinieri della Compagnia di Montepulciano non è stato ravvisato “alcun nesso causale tra la condotta tenuta da Marco Ciacci“, l’autista alla guida dell’autoarticolato e il sinistro stradale in seguito al quale Alessandro Zanardi riportava gravi lesioni“. Una archiviazione cui si oppone però la parte offesa, la famiglia di Zanardi.

“L’AUTISTA ERA SOTTO IL LIMITE DI VELOCITÀ E HA PROVATO A EVITARE L’IMPATTO”

Secondo la Procura, infatti, l’autista dell’autocarro “viaggiava a una velocità moderata e comunque ampiamente al di sotto del limite di velocità previsto su quel tratto di strada, reagiva prontamente alla vista del ciclista mettendo in atto una manovra di emergenza (sterzando verso il margine destro della carreggiata) per allontanarsi dalla linea di mezzeria e cercare di evitare l’impatto con l’handbike condotta da Zanardi, impatto che sfortunatamente si verificava interamente all’interno della corsia di pertinenza dell’autoarticolato”. Nella dinamica, secondo la Procura guidata da Salvatore Vitello, non ha avuto efficacia causale la posizione dell’autoarticolato sulla carreggiata ed in particolare la circostanza che poco prima dell’impatto, nell’affrontare la curva a sinistra, Ciacci si fosse spostato più vicino alla linea di mezzeria, calpestandola per metà con le ruote anteriori sinistre e oltrepassandola di pochi centimetri con quelle posteriori; con conseguente esclusione di responsabilità penale colposa in capo all’indagato”.

LA FAMIGLIA ZANARDI SI OPPONE

La richiesta di archiviazione è stata notificata anche alla parte offesa che, nei termini prescritti, ha depositato “opposizione all’archiviazione, attribuendo efficacia causale alla condotta del conducente dell’automezzo, sostenendo che il parziale superamento della linea di mezzeria, come sopra indicato, abbia determinato la manovra di sterzo a destra dello Zanardi, da cui conseguiva la perdita di controllo del mezzo”. Il fascicolo è stato trasmesso al Gip per le determinazioni di competenza. Zanardi si trovava in Val d’Orcia per una delle tappe della staffetta tricolore a scopo benefico, un progetto di avviamento allo sport per atleti disabili, che vedeva tra i partecipanti alcuni atleti paralimpici in handbike, bici o carrozzina olimpica.


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