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Bologna, all’istituto Salvemini studenti raccontano la rinascita

Secondo capitolo del laboratorio teatrale dedicato a Ovidio

Pubblicato:26-04-2021 14:51
Ultimo aggiornamento:26-04-2021 14:51
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BOLOGNA – La scuola riapre ma gli studenti e le studentesse del laboratorio teatrale dell’istituto ‘Salvemini’ di Casalecchio di Reno (Bologna) non si sono mai fermati. E proprio la ripresa dalla didattica in presenza e l’evoluzione della didattica a distanza, è il tema del nuovo video realizzato nell’ambito del laboratorio ‘Le Metamorfosi’ di Ovidio che gli studenti hanno portato avanti in questi mesi. A coordinare l’opera di nuovo il professor Briarava, già artefice del primo atto del ‘Party del corpo’ così come di molteplici attività performative e di comunicazione che hanno coinvolto gli studenti dell’istituto negli ultimi anni.

Il video è stato girato, spiega il preside Carlo Braga in una nota, “da 25 studenti, diversi in età e abilità, ognuno con mezzi propri, a casa loro, con l’aiuto dei propri familiari e amici, seguendo le istruzioni fornite dal loro professore”. “In un angolo di casa ragazzi e ragazze hanno allestito un semplice teatro, uno spazio per cantare insieme del loro corpo, del loro pensiero. Quanti desideri abbiamo accumulato in questi mesi. È strano quello che accade cantando ognuno da solo la stessa canzone. Si è insieme. Si fa qualcosa, insieme ai propri compagni, ai propri cari. La distanza- continua la nota- non esiste più. Non solo si fa qualcosa ma si diventa qualcosa, nuovi. Nel video scopri Giulia con gli occhi di Alice, Federico con la bocca di Lucia, Samuele coi capelli di Giovanna e poi Mattia che diventa una montagna, Martina un alveare, Luca un campo di fragole”.

‘Party del corpo vol. 2’ è realizzato dagli studenti e studentesse in didattica a distanza, con il coinvolgimento di genitori, fratelli, sorelle, amiche e amici con il sostegno di Mi, Piano Triennale delle Arti e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – INS (Insieme nella scuola). Progetto, regia e montaggio audio-video sono a cura di Massimiliano Briarava; la musica ‘This is my hand’ di My Brightest Diamond, le linee strumentali e il sound design sono a cura di Paolo Estorm. Aiuto nei cori: Arianna Rinaldi; tutor del progetto: Maria Carbone e Michele Grazia. Le registrazioni sono di Bruno Damiani e l’organizzazione è stata coordinata da Maria Ghiddi.


Dunque di rinascita parla quest’opera ispirata a Ovidio perché di questo c’è bisogno: di sapere, sempre con le parole del ‘Salvemini’, “che siamo sempre e comunque vicini. Ma è proprio la distanza umana e didattica che abbiamo dovuto accettare in questi mesi che ce lo ha fatto capire. La scuola esiste al di là della distanza, con la forza della creatività”.

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