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Il sindaco di Milano contro chi grida agli assembramenti: “Liti banali”

Beppe Sala non ci sta: "Se si sceglie di aprire, poi non si può gridare all'allarme mille volte perché ci sono gruppetti di ragazzi. Ci vuole una buona dose di tolleranza"

Pubblicato:26-04-2021 12:18
Ultimo aggiornamento:26-04-2021 12:19
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PRESENTAZIONE LISTA BEPPE SALA
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di Nicolò Rubeis

MILANO – “La situazione sanitaria a Milano è in miglioramento. Ci sono delle decisioni che deve prendere il governo. Quando da Roma fanno delle scelte, io faccio in modo che la comunità applichi al meglio le regole. Ma nel momento in cui si sceglie di aprire, non ci possono essere persone che gridano all’allarme mille volte perché ci sono gruppetti di ragazzi assembrati. Non cadiamo in queste banali liti“. Il sindaco di Milano Beppe Sala, intervenuto in videoconferenza all’evento Milano Capitali, organizzato da Class Editori, risponde così a chi chiede se il ritorno della Regione, e quindi del capoluogo, in zona gialla rappresenti un rischio calcolato. “La città– va avanti il primo cittadino- è preparata. Stiamo aumentando il tpl, e vigiliamo con grande impegno. Poi però ci vorrà una buona dose di tolleranza da parte di tutti noi”.

In questi giorni poi, il governo sta limando il testo del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (Pnrr), che verrà inviato a Bruxelles ed esaminato dalla Commissione Europea, nell’ottica delle risorse da spendere con il Recovery Plan. Ma quanti soldi può davvero investire in tal senso Milano? Il sindaco ricorda che si tratta “di circa un miliardo all’anno“, ed è per questo motivo che Palazzo Marino “sta chiedendo almeno 4-5 miliardi da utilizzare entro il 2026”. Gli obiettivi della città sono sempre gli stessi. Si va dal collegamento con la centrale di Cassano D’Adda, che consentirà di far arrivare riscaldamento ad altri 150 mila milanesi, al prolungamento delle metropolitane fino al rifacimento di parte delle case di edilizia popolare.


Progetti ambiziosi, che hanno una forte impronta verde: “Io sono ecologista- afferma il sindaco- perché penso che occorra mettere mano alla questione ambientale fin quando non sarà troppo tardi. Ma anche perché i finanziamenti andranno in quella direzione. È evidente che c’è un’opportunità e non dobbiamo perderla”. Insomma, Milano è pronta a seguire questo percorso di trasformazione ambientale e digitale. “Prometto quello che farò- chiude Sala- ossia metterò il massimo dell’impegno per fare la mia parte”.

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