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Oscar 2021, ‘Nomadland’ e gli altri film vincitori: dove vederli

Dal film di Zhao a 'Mank' di Fincher, passando per 'Minari' e 'Judas and the Black Messiah': quali sono le pellicole disponibili on line o in arrivo nelle sale

Pubblicato:26-04-2021 16:03
Ultimo aggiornamento:26-04-2021 19:27

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ROMA – Nell’anno della pandemia e delle chiusure forzate dei cinema, l’uscita di molti film è stata rimandata, mentre altri hanno deciso di puntare sulle piattaforme digitali. Tra quelli che hanno scelto la rete, tanti sono stati premiati la scorsa notte a Los Angeles durante la cerimonia degli Academy Award. Primo nella lista sicuramente ‘Nomadland‘ di Chloé Zhao che ha portato a casa l’Oscar per il miglior film, miglior regia e miglior attrice protagonista, Francis McDormand. La pellicola, che aveva già trionfato alla Mostra del Cinema di Venezia, aggiudicandosi il Leone d’Oro, è un road movie sui nomadi d’America con protagonista Fern, una donna di sessant’anni che perde tutto ciò che le è più caro, dopo il collasso economico della città del Nevada rurale in cui vive. Decide così di partire e iniziare una vita sul suo furgone (ribattezzato ironicamente ‘a-van-guardia’), fuori dalla società convenzionale. ‘Nomadland’ arriverà nelle sale italiane, che riaprono oggi, il 29 aprile e sarà disponibile a partire dal 30 aprile su Star all’interno di Disney+. Sulla stessa piattaforma è già possibile vedere un altro film vincitore della statuetta più importante del mondo del cinema: parliamo di ‘Soul’, miglior film di animazione del 2021.

https://www.youtube.com/watch?v=QxKPWpMQfbI

‘MANK’

Il film con il maggior numero di candidature (10), torna a casa con solo due riconoscimenti: miglior fotografia e miglior scenografia, ma non per questo merita meno una visione approfondita, specie da parte dei cinefili. Parliamo di ‘Mank‘, diretto da David Fincher. La pellicola, già disponibile su Netflix, racconta la storia di Herman J. Mankiewicz (Mank appunto), lo sceneggiatore di ‘Quarto Potere’ (‘Citizen Kane’) di Orson Welles e degli avvenimenti che ispirarono quello che è unanimamente riconosciuto come uno dei film più importanti della storia del cinema. Interpretata magistralmente da Gary Oldman, il film in un bianco e nero patinato, si configura, dal punto di vista stilistico ed estetico, come un omaggio alla golden age hollywoodiana, ma, al tempo stesso, è un atto d’accusa della stessa, che ne svela giochi di potere e corruzione. Un racconto metacinematografico che ha fame di giustizia e rivendica il ruolo della scrittura nella creazione artistica di un prodotto cinematografico. E in questo è anche un racconto profondamente personale, visto che la sceneggiatura di ‘Mank’ è opera di Jack Fincher, padre del regista. Un film nel quale si respira l’aria della sala cinematografica, nonostante sia nato per la piattaforma streaming più famosa al mondo, che dopo ‘Roma’, ‘Marriage Story’, ‘The Irishman’ e ‘Il processo ai Chicago 7’ continua a percorrere il sentiero dell’autorialità, nel segno della legittimazione culturale.

IL PROCESSO AI CHICAGO 7, DOVE VEDERLO

Sempre su Netflix è disponibile ‘Il processo ai Chicago 7′ di Aaron Sorkin, candidato a miglior film in questa edizione degli Oscar. La pellicola racconta la storia di un gruppo di attivisti accusati dal governo federale degli Stati Uniti di cospirazione e istigazione alla sommossa. Siamo nel 1968, quando quella che doveva essere una manifestazione pacifica contro la guerra in Vietnam alla convention del partito democratico statunitense si trasforma in una serie di scontri violenti con la polizia e la guardia nazionale. Dopo la proclamazione del presidente repubblicano Richard Nixon, sette attivisti finiscono al centro di un acceso processo, tra i più noti della storia americana.


‘JUDAS AND THE BLACK MESSIAH’, DOVE VEDERLO

Il riconoscimento per il miglior attore non protagonista è andato quest’anno a Daniel Kaluuy per ‘Judas and the Black Messiah‘. Nel film, diretto da Shaka King che si ispira a fatti realmente accaduti, l’attore interpreta Fred Hampton, leader dello storico movimento rivoluzionario afroamericano delle Pantere Nere. La pellicola è disponibile per l’acquisto e il noleggio su Sky Primafila (e prossimamente anche su Sky Cinema), Amazon Prime Video, Apple TV app, Youtube, Google Play, TIMVISION, Chili, Rakuten TV, PlayStation Store, Microsoft Film&TV e per il noleggio premium su Sky Primafila e Mediaset Play Infinity.

THE FATHER E UNA DONNA PROMETTENTE, IN ARRIVO NELLE SALE

https://www.youtube.com/watch?v=60wDuQMJl2Q

All’età di 83 anni Anthony Hopkins è l’attore più anziano ad aver vinto un Oscar. Se lo è aggiudicato a sorpresa ieri sera, strappandolo al superfavorito Chadwick Boseman, candidato per ‘Ma Rainey’s Black Bottom‘ (titolo disponibile su Netflix) e prematuramente scomparso. Hopkins ha vinto nella categoria miglior attore protagonista per ‘The Father‘ opera prima di Florian Zeller tratto dalla sua omonima piece teatrale. Il film, nel cui cast compare un altro premio Oscar, Olivia Colman, racconta il rapporto tra un padre, affetto da demenza senile, e sua figlia che tenta in tutti i modi di aiutarlo. La pellicola arriverà nei cinema in autunno.

Tra i film degli Oscar di questa edizione non disponibili sulle piattaforme on line c’è anche ‘Una donna promettente‘, in sala dall’inizio di maggio. Si tratta di un thriller, diretto da Emerald Fennell (Killing Eve), che racconta la storia di Cassie (Carey Mulligan), una donna perfida, seducente e astuta, che vive una seconda vita segreta di notte. Candidato in 5 categorie, tra cui miglior film, ha vinto per la miglior sceneggiatura originale.

‘MINARI’, AL CINEMA E SU SKY

Diretto da Lee Isaac Chung, vincitore del Gran premio della giuria: U.S. Dramatic al Sundance Film Festival 2020 e del Golden Globe per miglior film straniero, ‘Minari‘, arriva al cinema il 26 aprile e 5 maggio su Sky Cinema Due alle 21.15 in streaming su NOW e disponibile on demand. Candidato in sei categorie, si e aggiudicato l’Oscar per la miglior attrice non protagonista, andato a Yuh-Jung Youn, premiata da Brad Pitt, produttore esecutivo Brad Pitt del film. ‘Minari’ è ambientato negli Anni ’80 e racconta la storia Jacob (Steven Yeun), immigrato coreano, che trascina la sua famiglia dalla California all’Arkansas, deciso a ritagliarsi la dura indipendenza di una vita da agricoltore negli Stati Uniti. Il resto della sua famiglia è sconvolto da questo imprevisto trasferimento in un fazzoletto di terra nell’isolata regione dell’Ozark. L’arrivo dalla Corea della nonna (Yoon Yeo-jeon), donna imprevedibile e singolare, stravolgerà ulteriormente la loro vita. I suoi modi bizzarri accenderanno la curiosità del nipotino David (Alan Kim) e accompagneranno la famiglia in un percorso di riscoperta dell’amore.

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