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ROMA – Niente Cina ma tanta Africa per il nuovo presidente della Banca mondiale, David Malpass, in partenza per il Madagascar proprio nel giorno dell’apertura della conferenza internazionale convocata da Pechino per presentare i progetti miliardari della Nuova via della seta.
Già dirigente del ministero del Tesoro durante l’amministrazione di Donald Trump, Malpass è noto per le critiche agli investimenti cinesi. Di recente, prima di assumere la guida dell’istituto di Washington il 9 aprile, ha accusato Pechino di non rispettare gli “standard internazionali” nei prestiti, in particolare in materia di “lotta alla corruzione” e “soluzioni sostenibili rispetto alle difficoltà di pagamento” dei debitori. Il riferimento è ai timori, diffusi soprattutto in Africa e in Asia, che la realizzazione dei progetti infrastrutturali della Nuova via della seta finisca per aggravare in modo irreparabile i guai di bilancio dei Paesi poveri.
Nei prossimi giorni Malpass visiterà anche Etiopia e Mozambico, parte di un promesso “focus sull’Africa“, nonostante i presidenti di questi due Paesi fossero oggi in prima fila alla National convention center per il Belt and Road Forum: insieme con altri 40 capi di Stato e di governo hanno ascoltato le rassicurazioni di Xi Jinping su un piano di investimenti che varrebbe all’incirca mille miliardi di dollari.
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