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Papa Francesco: “Non è mai il pastore a dire al laico ciò che deve fare”

"Non e' il pastore a dover stabilire quello che i fedeli devono dire nei diversi ambiti"

Pubblicato:26-04-2016 14:07
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:38

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Papa FrancescoROMA – “Non e’ mai il pastore a dover dire al laico quello che deve fare e dire, lui lo sa tanto e meglio di noi. Non e’ il pastore a dover stabilire quello che i fedeli devono dire nei diversi ambiti”. Lo ricorda Papa Francesco in una lettera al cardinale Marc Ouellet, presidente della Pontificia commissione per l’America Latina, frutto del suo incontro del 4 marzo scorso con i partecipanti alla plenaria dell’organismo che si e’ svolta sul tema ‘L’indispensabile impegno dei laici nella vita pubblica’ dei Paesi latinoamericani. Nel testo – come e’ possibile leggere sul portale del Sir – il Papa spiega che, “come pastori, uniti al nostro popolo, ci fa bene domandarci come stiamo stimolando e promuovendo la carita’ e la fraternita’, il desiderio del bene, della verita’ e della giustizia. Come facciamo a far si’ che la corruzione non si annidi nei nostri cuori”.

Per i pastori, osserva Francesco, “il fatto che i laici stiano lavorando nella vita pubblica” significa “cercare il modo per poter incoraggiare, accompagnare e stimolare tutti i tentativi e gli sforzi che oggi gia’ si fanno per mantenere viva la speranza e la fede in un mondo pieno di contraddizioni, specialmente per i piu’ poveri, specialmente con i piu’ poveri”. E ancora: “Significa, come pastori, impegnarci in mezzo al nostro popolo e, con il nostro popolo, sostenere la fede e la sua speranza. Aprendo porte, lavorando con lui, sognando con lui, riflettendo e soprattutto pregando con lui”.


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