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Inchiesta su appalti Marche, Ceriscioli: “Tagliammo ponti in settembre”

ANCONA - "Massima fiducia nell'azione della magistratura perché

Pubblicato:26-04-2016 11:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:38

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marche_ceriscioli

ANCONA – “Massima fiducia nell’azione della magistratura perché è nell’interesse dell’ente che questa vicenda venga chiarita”. Lo ha detto il Governatore Luca Ceriscioli nel Consiglio regionale di oggi durante le comunicazioni sull’inchiesta giudiziaria sugli appalti nella sanità marchigiana. “Ho assunto da subito un atteggiamento di grande prudenza e cautela- premette Ceriscioli- credo che il fatto che la Regione, da settembre, non abbia più rapporti con l’azienda al centro dell’indagine agevoli la situazione. C’è poi una vicenda a latere dell’inchiesta relativa al contributo per la campagna elettorale. Si tratta di un contributo registrato dato non alla campagna elettorale del presidente ma del Partito democratico delle Marche“. Ciò detto, “lo spirito della Regione sarà di massima collaborazione sicuri che questo atteggiamento aiuterà tutti a chiarire meglio la propria posizione”.

marche_ceriscioli2L’opposizione insorge nel corso delle comunicazioni sulla sanità. Intervengono solo i capigruppo. Per Elena Leonardi (FdI) Ceriscioli “dovrebbe affidare la sanità a un tecnico: una figura terza per non dare appigli ai malpensanti” mentre Sandro Zaffiri (Lega) chiede un avvicendamento del dirigente Ciccarelli, andato in aspettativa volontaria per un mese. “Ciccarelli era già incompatibile con l’incarico di dirigente e il presidente Ceriscioli non avrebbe dovuto confermarlo– spiega Zaffiri-. Se ora non interviene, Ceriscioli diventa complice”. Il consigliere Gianni Maggi (M5s) chiede che “queste persone vengano cacciate: mi aspetto che il presidente non aspetti le sentenze della magistratura ma prenda posizione sin da subito nei confronti di questi dirigenti”. Il consigliere Mirco Carloni (Ap) sostiene di “non sottovalutare la vicenda” ma chiede al contempo di non abbandonarsi “a nuove forme di giacobinismo”.


di Luca Fabbri, giornalista

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