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Sanità. Ricciardi (Iss): “Il Lazio è la Cenerentola della prevenzione”

Solo il fumo di tabacco nel Lazio diminuisce un po', ma il consumo di alcol, la scarsa attività fisica e la sedentarietà, il sovrappeso e l'obesità aumentano

Pubblicato:26-04-2016 11:22
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:38

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ospedaleROMA  – Il Lazio è “la ‘Cenerentola’ d’Italia per quel che riguarda la prevenzione: spende la metà della media nazionale. È chiaro quindi che alla fine esiste un concentrato di fattori di rischio, sempre i soliti, che coinvolgono la popolazione”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di Sanità e direttore dell’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane Walter Ricciardi, a margine della presentazione del Rapporto Osservasalute 2015, all’università Cattolica di Roma, a chi gli chiedeva un commento sulla situazione del Lazio.

“Solo il fumo di tabacco nel Lazio diminuisce un po’, ma il consumo di alcol, la scarsa attività fisica e la sedentarietà, il sovrappeso e l’obesità aumentano. Quindi- ha concluso- se non interveniamo adeguatamente i malati aumenteranno e la capacità di curarli diminuirà”.


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