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di Marta Tartarini e Sausan Khalil
ROMA – “Le tesi avanzate, oltre a presentare un’impostazione chiaramente pregiudiziale, si fondano su informazioni parziali e, in alcuni casi, manifestamente distorte. Vale anzitutto ribadire la piena legittimità e validità dei titoli di studio oggetto delle insinuazioni, conseguiti secondo i percorsi previsti dall’ordinamento e in conformità con la normativa”. Così la ministra del Lavoro Marina Calderone risponde al question time alla Camera sulla sua laurea. Nei giorni scorsi, infatti, un’inchiesta pubblicata su ‘Il Fatto quotidiano’ metteva in luce alcune irregolarità (come due esami dati in un giorno o sostenuti di domenica), e un possibile un conflitto d’interessi, sul titolo ottenuto dalla ministra alla Univerisità Link. “Dal conseguimento di detti titoli” però, spiega Calderone “non è scaturito alcun vantaggio professionale o politico”.
La ministra, ha poi sottolineato che “l’interrogazione prende le mosse da una cosiddetta ‘inchiesta giornalistica’ che, in realtà, si configura come una vera e propria operazione di dossieraggio: un’azione basata sull’estrazione e la diffusione illecita di dati personali, con evidenti finalità diffamatorie e strumentali”. “È preoccupante- conclude- che alcune forze politiche dell’opposizione scelgano di fondare la propria iniziativa parlamentare su un simile impianto, anziché confrontarsi nel merito delle politiche pubbliche e delle riforme”.
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