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ROMA – A pochi giorni dalla revoca degli arresti domiciliari per l’accusa di tentato omicidio, Le Iene ha mandato in onda l’intervista al trapper Shiva. Un colloquio con Nicolò De Viitis che era iniziato 6 mesi fa e si è concluso proprio all’indomani della sentenza dei giudici di Corte d’Appello di Milano. Shiva, al secolo Andrea Arrigoni, aveva atteso la decisione insieme all’amico Sfera Ebbasta e poi festeggiato quanto ascoltato in aula con alcune storie pubblicate su Instagram.
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Era il 2023 quando, fuori dal suo studio di registrazione, Shiva viene raggiunto da due persone di una crew rivale. A volto coperto, i due lo aggrediscono, colpendolo più volte. In quel momento, è un amico che era con lui a soccorrerlo. Shiva, però, riuscendo a divincolarsi, prende la pistola e spara mettendo in fuga gli avversari. Li colpisce di striscio. Una volta visti i due fuori dal portone di ingresso, Shiva torna indietro e la scena finisce lì.
“Io il tentato omicidio non l’ho fatto, avessi avuto l’intenzione di uccidere, ho avuto tante occasioni di poterlo fare”, ha spiegato a De Viitis durante il periodo in cui si trovava ai domiciliari. “Ero lucido, ho fatto una scelta in quel momento. Non ti nego che in quel periodo avevo una mentalità molto da GTA proprio, come se fossimo in un videogame”, ha raccontato. “È successo tutto in un arco di pochissimi secondi. Ho accettato il fatto di poterli lesionare”, ha aggiunto.
“A rivedere tutta la scena da fuori dici: si potevano fare tante cose in modo diverso. Non so da dove sia iniziata la guerra tra gang, tra rapper, per quale motivo. Nel momento in cui vengo tirato in causa, devo difendere i miei affari, la mia musica, il mio nome“, ha spiegato Arrigoni. “Secondo me, tutto è nato da loro volevano che avere successo da questa cosa. Elodie che tira uno schiaffo ad Annalisa, quante visualizzazioni fa? Un miliardo”, ha aggiunto.
Alla domanda sul perché girasse armato, Shiva ha risposto: “Io giro armato perché ci tengo al mio c**o, c’è tanta gente invidiosa. Io giro con i gioielli, con le catene. Anche se non vuoi il mio male, ma mi vuoi solo rapinare. Non si può, lo so”.
Shiva, inizialmente, è stato anche a San Vittore: “All’inizio conti i minuti, le ore. Di notte non dormi. Orologi, collane, macchine: qualsiasi cosa avevo voglia di fare la facevo, in qualsiasi momento. Non avevo limiti. Lì hai limiti in tutto. Ti cambia dentro”. Quando era in carcere, Shiva è diventato anche papà di Draco: “Mi sono fatto fare i fuochi d’artificio” per avere la notizia. Così è arrivata la commozione anche se non ha potuto vedere il bambino per un po’
Shiva ora è libero, gli rimane soltanto l’obbligo di firma due volte a settimana. Dopo tutta questa esperienza, di cui ripete più volte che non ne è valsa la pena, ha raccontato: “Mi sento cresciuto, perché è passato del tempo. Ho concordato uno sconto di pena in cambio di accettare la pena. Non posso più dibatterla. Ho accettato il duplice tentato omicidio. L’ho fatto per mio figlio e per i concerti. Ho voglia di mettermi in gioco, di tornare a fare quello che mi piace. Ho voglia di cantare, di viaggiare. Non posso andare fuori dall’Italia”.
Il tour di Shiva partirà dal Palazzo dello Sport di Roma con una data sold out (martedì 3 giugno 2025, precedentemente prevista per il 22 marzo) per proseguire al Mandela Forum di Firenze (sabato 7 giugno 2025, precedentemente prevista per l’8 marzo), alla Fiera di Padova (lunedì 9 giugno 2025, precedentemente prevista per il 19 marzo), all’Inalpi Arena di Torino (mercoledì 11 giugno 2025, precedentemente prevista per il 16 marzo), al Palapartenope di Napoli (sabato 14 giugno 2025, precedentemente prevista per l’11 marzo), all’Unipol Arena di Bologna (sabato 28 giugno 2025, precedentemente prevista per il 9 marzo) per concludersi all’Unipol Forum di Milano con un doppio appuntamento sold out lunedì 30 giugno (precedentemente prevista per il 4 marzo) e martedì 1° luglio 2025 (precedentemente prevista per il 5 marzo).
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