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Montagna, Uncem: Fondi per crescita, ma fare sistema

L'invito del presidente di Uncem è ad andare oltre la logica del campanile e del 'piccolo è bello'

Pubblicato:26-03-2023 14:42
Ultimo aggiornamento:26-03-2023 14:42
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AOSTA – Il ministro Roberto Calderoli ha avviato una consultazione sull’utilizzo del “Fondo montagna”, 200 milioni di euro da spendere nelle “terre alte” a sostegno delle comunità e del loro sviluppo. L’Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli enti montani, esulta: l’avvio della consultazione “è molto importante”, perché il “Fondo montagna” nel 2010 “era a zero, poi è stato reintrodotto il fondo annuale di cinque milioni, e ora sono 200. Ma non bastano”. Lo dice Marco Bussone, presidente nazionale dell’Uncem.

“Il Governo ha una delega votata dal Parlamento per attuare tutto questo- aggiunge Bussone- e sono certo la prenderà in mano, così come sono certo possa essere presto definito il bando da 160 milioni di euro collegato alla legge 158 del 2017 sui piccoli Comuni, che aspettiamo da cinque anni”.
Bussone chiede che il “Fondo montagna” sia investito “su un patto tra imprese e Comuni, non da soli”, integrandoli con altri 200 milioni per i territori montani stanziati nella legge di bilancio per il turismo montano”.

Tutti i fondi vadano oltre la logica del campanile e del ‘piccolo è bello‘. Montagna e territori, comunità insieme, Comuni piccoli e grandi di una stessa valle che lavorano insieme. Questa è la ratio per tutte le risorse disponibili, per investirle bene. Senza lasciare indietro nessuno” conclude Bussone.
Giovanni Barocco, consigliere nazionale dell’Uncem per la Valle D’Aosta, aggiunge: “Occorre definire politiche e scelte per la valorizzazione dei servizi ecosistemici ambientali che la montagna eroga, a partire da acqua e legno, beni ambientali, climatici, sociali, che la montagna con il presidio antropico eroga. E vanno riconosciuti”.


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