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Cime bianche, Testolin: Collegamento funiviario è opportunità, creazione qualcosa di unico

La Valle d'Aosta ragiona sull'impianto Cime bianche per rendere la regione più attrattiva anche d'estate

Pubblicato:26-03-2023 10:02
Ultimo aggiornamento:26-03-2023 10:02
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AOSTA – “Lo sviluppo del territorio e la creazione di qualcosa di unico che renda la Valle d’Aosta ancora più attrattiva sono gli obiettivi di questa maggioranza”. Lo ha detto il presidente della Regione, Renzo Testolin, intervenuto in chiusura del dibattito sulla petizione ‘Salviamo il vallone delle Cime Bianche’. “Riguardo agli impianti a fune e allo sci, in termini numerici, parliamo di un sistema che vale 100 milioni di euro, creando un indotto dieci volte superiore“, che “ci sostiene in questo percorso, a fronte anche di cambiamenti climatici che ci porteranno ad utilizzare nel migliore dei modi la nostra montagna anche d’estate”.

Per il presidente della Regione, “essere accoglienti anche durante la stagione estiva ci consentirà di allungare la nostra stagionalità e diversificare l’offerta turistica montana. Un aspetto politico va sottolineato: non ci sono buoni o cattivi, l’ambiente per la Valle d’Aosta è fondamentale e chi ha governato in questi 50 anni lo ha sempre dimostrato”. E ha proseguito: “Oggi, alla luce anche delle normative europee, dobbiamo trovare delle risorse utili alla crescita e alla valorizzazione delle aree naturalistiche valdostane, e il collegamento funiviario potrebbe offrire delle opportunità di compensazione, anche finanziarie, utili alla causa. Per fare passi avanti è stato proposto uno studio che sia propedeutico a valutare la fattibilità, anche normativa, del progetto Cime Bianche: questo per mettere in evidenza le attenzioni che bisogna avere nei confronti del territorio accanto ai bisogni di sviluppo delle comunità”.

Testolin ha concluso affermando che “questo è il lavoro che vogliamo fare, così come crediamo che le attività di valorizzazione della pietra ollare siano compatibili con un impianto funiviario. Vogliamo lavorare per chiudere il percorso che ci ha visti operanti in questi anni e per dare risposte concrete alla nostra regione”.


l dibatto in Consiglio Valle sulla petizione popolare ‘Salviamo il vallone delle Cime Bianche’ si è concluso poi con la presa d’atto dell’iniziativa – depositata dal Cai della Valle d’Aosta e dall’associazione Ripartire dalle Cime Bianche e sottoscritta da oltre 2.300 cittadini – e la bocciatura della risoluzione collegata proposta dal Progetto Civico Progressista. Il documento ha raccolto i due voti favorevoli delle consigliere del Pcp, i 15 voti contrari di Union Valdôtaine, Alliance Valdôtaine-VdaU, Stella Alpina, Forza Italia e del consigliere del gruppo misto Claudio Restano e le 18 astensioni di Lega, Pour l’Autonomie e dei Federalisti progressisti-Partito democratico. La risoluzione voleva impegnare il governo regionale ad accantonare ogni attività volta alla realizzazione di nuovi impianti funiviari nel vallone delle Cime Bianche.

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