NEWS:

Negato visto Usa all’ex presidente della Somalia omaggiato da ‘Time’

Il consolato degli Stati Uniti a Mogadiscio gli ha negato il visto d'ingresso, in esecuzione del cosiddetto "travel ban"

Pubblicato:26-03-2018 13:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:40
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – L’ex presidente della Somalia, Hassan Sheikh Mohamud, avrebbe dovuto tenere domani un intervento presso il Consiglio per gli Affari internazionali del Maine, ma il consolato degli Stati Uniti a Mogadiscio gli ha negato il visto d’ingresso, in esecuzione del cosiddetto “travel ban”. Il decreto voluto dall’amministrazione Trump prevede infatti che, per limitare l’ingresso di potenziali “terroristi”, i cittadini provenienti da quattro Paesi africani, tra cui la Somalia, non possano entrare negli Usa. La notizia e’ stata diffusa dallo stesso Istituto del Maine attraverso i propri canali social. Il tema scelto per la conferenza era ‘Somalia al bivio: Opportunita’ e sfide dopo la guerra civile”.

Mohamud ha ricoperto la carica di presidente dal 2012 al 2017, favorendo la transizione politica delle istituzioni seguita a 15 anni di guerra civile

Uomo politico ma anche attivista per i diritti umani, la sua elezione fu accolta con entusiasmo dalla comunita’ internazionale: l’allora Rappresentante speciale Onu per la Somalia, Augustine Mahiga, parlo’ di un “grande passo avanti sulla strada della pace e del benessere”, e anche gli Stati Uniti espressero parole di soddisfazione.

Nel 2013 il magazine ‘Time’ inseri’ Mohamud nella classifica dei cento leader piu’ influenti dell’anno per il suo impegno nella riconciliazione nazionale e la lotta alla corruzione

“Il capo di Stato del primo governo costituzionale somalo da 20 anni – scrisse la rivista – simboleggia un’Africa sempre piu’ fiduciosa nel lasciarsi alle spalle la sua lunga storia di conflitti, e che si muove verso una maggiore stabilita’ e prosperita’”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it