C’è una nuova malattia sconosciuta in Congo che preoccupa l’Oms

Al 16 febbraio 431 casi e 53 decessi, in due focolai in villaggi remoti. Test negativi per Ebola e Marburg

Pubblicato:26-02-2025 12:20
Ultimo aggiornamento:26-02-2025 17:58
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LABORATORIO GOMA CON VIRUS EBOLA
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ROMA – C’è una nuova malattia sconosciuta, nella Repubblica Democratica del Congo. E’ stata scoperta per la prima volta su tre bambini che avevano mangiato un pipistrello. Ha già ha ucciso più di 50 persone nelle ultime cinque settimane: per la precisione al 16 febbraio si contano 431 casi e 53 decessi, in due focolai in villaggi remoti della provincia di Équateur. Lo ha reso noto l’Organizzazione mondiale della sanità in un bollettino.

“I focolai, che hanno visto i casi aumentare rapidamente nel giro di pochi giorni, rappresentano una minaccia significativa per la salute pubblica. La causa esatta rimane sconosciuta”, ha detto un portavoce dell’OMS, Tarik Jašarevic.

Il focolaio più esteso, segnalato il 13 febbraio nel villaggio di Bomate nella zona di Basankusu, ha ucciso 45 persone su 419 casi. Un precedente focolaio, con otto decessi su 12 casi, è stato segnalato nel villaggio di Boloko, nella zona sanitaria di Bolombo, segnalato il 21 gennaio. Questo focolaio è stato ricondotto a tre decessi tra bambini sotto i cinque anni nel villaggio all’inizio di quel mese. I sintomi, tra cui febbre e affaticamento, sono progrediti in segni emorragici come sanguinamenti dal naso e vomito di sangue. Secondo quanto riferito, i bambini avevano mangiato un pipistrello morto prima di ammalarsi.

L’intervallo tra l’insorgenza dei sintomi – che includono febbre, vomito ed emorragia interna – e il decesso è stato di 48 ore nella maggior parte dei casi e “questo è ciò che è davvero preoccupante”, dice Serge Ngalebato, direttore medico dell’ospedale di Bikoro.

I campioni di 13 casi sono risultati negativi ai test per Ebola e Marburg, ma l’OMS ha affermato che i team sanitari stanno indagando a livello locale su altre possibili cause, tra cui malaria, intossicazione alimentare, tifo, meningite o altre febbri emorragiche virali.

Un’epidemia di origine sconosciuta nella Repubblica Democratica del Congo aveva già procurato un certo allarme a livello internazionale a dicembre, ma alla fine è stata identificata come malaria.

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