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Coronavirus, si allenta il ‘coprifuoco’ in Lombardia: bar e pub aperti anche dopo le 18

Dalla giunta regionale ricordano come l'obiettivo dell'ordinanza sia il contenimento del coronavirus nelle aree regionali classificate come 'gialle'

Pubblicato:26-02-2020 14:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:03
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MILANO – Dopo la lettera aperta dei locali meneghini al sindaco Giuseppe Sala, la Regione Lombardia cerca di chiarire alcuni aspetti dell’ordinanza anti-coronavirus, smentendo ogni modifica o aggiornamento successivo alla stessa, e rimettendo alle amministrazioni la discrezionalita’ di valutare caso per caso le situazioni ‘ibride’, ossia quei pub o bar che formalmente fungono anche da servizio di ristorazione ai tavoli.

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Cosi’, la giunta lombarda specifica come “I bar e/o pub che prevedono la somministrazione assistita di alimenti e bevande” possono rimanere aperti come i ristoranti, “a condizione che sia rispettato il vincolo del numero massimo di coperti previsto dall’esercizio”.


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Dalla giunta ricordano come l’obiettivo dell’ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del coronavirus nelle aree regionali classificate come ‘gialle’ (ovvero valide su tutto il territorio regionale ad eccezione della ‘zona rossa’) sia quello di “limitare le situazioni di affollamento di piu’ persone in un unico luogo”, dunque spetta alle amministrazioni, “sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione, dettagliare ulteriormente l’ordinanza in coerenza con l’obiettivo della stessa”.

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Tutto questo a patto che sia ben chiara la disposizione secondo la quale nei ristoranti puo’ entrare “un numero contingentato di persone”. Lo stesso, dunque, vale anche per i bar “dove ci sono posti a sedere contingentati e che effettuano servizio al tavolo e non al bancone”.

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