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Accordo tra Ingv e Parco Nazionale Appennino Lucano per la tutela dei siti geologici

In particolare, l'Ingv fornirà supporto tecnico-scientifico per la realizzazione di progetti e attività divulgative

Pubblicato:26-02-2020 14:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:03
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POTENZA – È stato siglato ieri, nella sede del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, un accordo di collaborazione tra l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e il Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. Obiettivo della collaborazione è la promozione, lo studio e la tutela dei siti geologici presenti all’interno del parco.

In particolare, l’Ingv fornirà supporto tecnico-scientifico per la realizzazione di progetti e attività divulgative e avrà accesso all’area protetta per effettuare le attività connesse alla ricerca scientifica e al monitoraggio.

“Il rischio sismico in Basilicata non deve essere sottovalutato – ha detto il presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Carlo Doglioni – ed è fondamentale per noi migliorare sempre di più lo studio del territorio per la mitigazione di questo rischio. Ci auguriamo che questo sia il primo passo di un lungo percorso di collaborazione che possa coinvolgere l’intera regione Basilicata”.


Il commissario del parco, Giuseppe Priore, ha sottolineato come l’accordo segni anche “l’avvio di una politica turistica di scambi a livello europeo che possa accrescere anche all’estero la conoscenza e l’interesse per il nostro territorio”.

COSTA: “LE PAROLE CHIAVE DELL’ACCORDO: PROTEZIONE, FORMAZIONE,INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE”

Presente anche il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il direttore generale dell’Ingv Maria Siclari, e l’ambasciatore d’Irlanda in Italia Colm Ó Floinn.

“Questo accordo – ha detto Costa – rappresenta bene come i temi della geologia, della sismologia e della vulcanologia si fondono perfettamente con la realtà di un parco nazionale per arrivare alla conoscenza dei cittadini. E la fruibilità di questi temi all’interno del parco è uno dei punti centrali del protocollo, con l’obiettivo di crescere insieme attorno a poche ma fondamentali parole chiave: protezione, formazione, informazione e partecipazione”.

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