Israele blocca l’ingresso di centinaia di palestinesi a nord di Gaza. Chiesta ad Hamas la liberazione di Arbel Yehud

L'obiettivo è avere conferme sul rilascio della 29enne che, da civile, avrebbe dovuto avere la priorità. Così, è stato chiuso il passaggio che permetterebbe alle persone di tornare a casa

Pubblicato:26-01-2025 18:02
Ultimo aggiornamento:27-01-2025 10:53

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ROMA – La fragile tregua tra Israele e Palestina ora sembra vacillare. Dopo la liberazione delle quattro soldatesse nella giornata di ieri, l’ingresso di centinaia di palestinesi nella Striscia di Gaza è stato bloccato al confine nord. È stata chiusa la strada al-Rashid che la principale via di passaggio. Israele accusa Hamas di aver violato i termini dell’accordo in vigore da una settimana e chiede rassicurazioni sul rilascio di Arbel Yehud, la 29enne tedesco-israeliana rapita il 7 ottobre 2023 insieme al fidanzato Ariel Cunio dalla sua abitazione nel kibbutz Nir Oz. La ragazza doveva essere già stata liberata, avendo i civili priorità assoluta, ma il rilascio è stato poi rinviato.

QUANDO DOVREBBE AVVENIRE IL RILASCIO

“L’ostaggio civile israeliano Arbel Yehud è viva”, ha fatto sapere Hamas. Secondo quanto rivelato a Reuters da un funzionario della Jihad islamica, Arbel verrà rilasciata 24 ore prima della terza tranche di liberazioni che avverrà sabato. Non avendo conferme ufficiali, Israele si è così tirata indietro dalla parte dell’accordo che prevede il ritiro delle forze armate dal corridoio di Netzarim. Nelle immagini che circolano sui social, è possibile vedere il fiume di gente in attesa di poter passare e tornare nelle loro case o in quello che resta. Si punta a mettere pressione sulla controparte per un più veloce rilascio.

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