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Sky, ricavi record e licenziamenti: disertato il tavolo in Regione

I profitti operativi crescono del 141% ma l'azienda va avanti con il piano che prevede 120 esuberi

Pubblicato:26-01-2017 14:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:50

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ROMA – Fumata nera in commissione Vigilanza sul pluralismo dell’informazione per la vertenza Sky. Un’audizione ad hoc convocata dal presidente Giuseppe Emanuele Cangemi per ascoltare le motivazioni dell’azienda che ha declinato l’invito con una lettera giudicata “vergognosa e offensiva” dallo stesso presidente.

Il tavolo di crisi della Regione è stato convocato dopo l’annuncio del colosso della tv satellitare del piano che prevede 120 esuberi ed il trasferimento di oltre 300 dipendenti dalle sedi di Roma e Cagliari a Milano. Un piano che sta facendo discutere anche in relazione ai dati sui ricavi dell’azienda, diffusi dalla stessa Sky questa mattina, che fotografano una crescita del 30% negli ultimi sei mesi nel mercato italiano. Non solo: i profitti operativi sono letteralmente esplosi (+141%), balzando dai 29 milioni del 2015 ai 70 del 2016, ed i clienti sono aumentati di 67 mila unità. “Abbiamo accresciuto la nostra base clienti per il quinto trimestre di fila – spiega Sky in una nota – e i profitti operativi del primo semestre hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi cinque anni”.

Il comportamento dell’azienda ha scatenato quindi le dure reazioni di lavoratori e sindacati. Per Riccardo Saccone, delegato della Cgil, “non è vero che esiste un tavolo di trattativa, non c’è un piano industriale, si tratta di licenziamenti mascherati”, mentre il delegato della Cisl Alessandro Faraoni sottolinea la necessità “del coinvolgimento delle istituzioni”. Stefano Ricci, di Uilcom Roma e Lazio, stima invece “un migliaio di posti di lavoro che si perderanno tra diretti e indotto. Sono aziende che non possono sottrarsi al confronto con le istituzioni”.


Dura anche la posizione di Antonio Moscatello di Stampa Romana, il sindacato unitario dei giornalisti della capitale: “Ci troviamo di fronte ad un’azienda sana che scrive molte lettere. Oggi ha scritto dei suoi brillanti risultati industriali è stato un anno entusiasmante, ma poi scrive di 120 esuberi e più di 300 trasferimenti. Esprimiamo la nostra preoccupazione per due ordini di motivi: la nota parla di tavoli di trattative che non esistono. La seconda preoccupazione è di natura editoriale, spostare il cuore di Sky al nord che messaggio darà alla copertura di tutto quello che accade da Roma in giù?”.

Disdico il mio abbonamento Sky in solidarietà con i giornalisti e i tecnici di via Salaria“, annuncia invece Giuseppe Cangemi, presidente commissione Vigilanza sul Pluralismo dell’Informazione. “L’azienda ha disertato l’audizione, un’assenza grave perché manca di rispetto verso il Consiglio regionale e soprattutto è stata giustificata con una lettera vergognosa che offende i lavoratori e quanti si stanno interessando del loro futuro. Convocherò di nuovo i rappresentanti di Sky poiché la Commissione resta aperta sul problema e, nel frattempo, stiamo lavorando ad una mozione unitaria da sottoporre all’approvazione del Consiglio regionale alla prima seduta utile”.

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