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Grillo, “rabbia e dolore”: sul blog l’attacco alla Protezione Civile

ROMA - Rabbia e dolore. E' questo il titolo

Pubblicato:26-01-2017 10:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:50

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ROMA – Rabbia e dolore. E’ questo il titolo scelto da Beppe Grillo per lanciare, dalle pagine del suo blog, un duro attacco al sistema di Protezione Civile per la gestione dell’emergenza in centro Italia. Un post al veleno nel quale, oltre ad attaccare i soccorritori, Grillo chiede “i nomi dei responsabili”, rifiuta di “rimandare ad un generico dopo l’indignazione, la rabbia, la richiesta di individuare e denunciare responsabilità istituzionali” ed attacca il premier Gentiloni, ponendogli sei domande.

“Il Paese ha assistito allibito ad una generale e complessiva impreparazione delle istituzioni“, attacca Grillo, denunciando l’incapacità del sistema organizzativo della Protezione Civile e della Regione “di affrontare emergenze di questo tipo”. Infatti, “nonostante l’arrivo della fortissima perturbazione fosse nota almeno con cinque giorni di anticipo e l’inverno in generale non possa certo essere considerato un evento imprevedibile”, secondo il leader del M5S i soccorsi si sono dimostrati “completamente impreparati, incapaci di attivarsi in tempi rapidi e di garantire i mezzi e gli uomini di cui c’era bisogno”.


Ma se “alla neve e al gelo si sono aggiunte le violente scosse di terremoto che hanno infierito sui territori già colpiti dal sisma”, le avverse condizioni ambientali non rappresentano un alibi per il leader pentastellato che ribadisce: “Non si può rimanere in silenzio e far finta di nulla“.

“C’è chi pretende che l’indignazione, la rabbia, la richiesta di individuare e denunciare responsabilità istituzionali, siano accantonate. Pretende che vengano rimandate ad un generico dopo”, prosegue Grillo. “Ma è proprio in ragione del rispetto per i cittadini e per le vittime che bisogna da subito chiedere chi sono i responsabili di questa situazione. Che cosa non ha funzionato? Di chi sono le responsabilità?”.

Da qui, il blog lancia sei domande al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: “1 – Sono state predisposte senza indugio tutte le misure e le attività previste a seguito delle allerte pervenute? 2 – Quali informazioni sono state comunicate fra i vari livelli relative ai rischi valanghe? 3 – Quali motivazioni e responsabilità ci sono sulla insufficienza di mezzi? 4 – Quanti mezzi effettivi ed attrezzature sono a disposizione sia di enti locali che nazionali, nonché di tutti i Corpi di Polizia Civili e Militari e Corpi di Soccorso per situazioni di questo genere? 5- quali sono stati i motivi, le cause delle interruzioni e del mancato tempestivo ripristino di erogazione dell’energia elettrica alle utenze anche per 7 giorni? 6 – quanti investimenti relativi alla manutenzione delle linee e della rete di distribuzione elettrica vengono fatti?”.

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