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“Invasione” olio tunisino, M5s: “Così si ucciderà Made in Veneto”

VENEZIA - "Oggi muore il Made in Italy. E con lui il Made in Veneto". Lo dichiarano i

Pubblicato:26-01-2016 18:28
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:50

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VENEZIA – “Oggi muore il Made in Italy. E con lui il Made in Veneto”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Simone Scarabel ed Erika Baldin, che in una nota spiegano che con i voti favorevoli di Alessia Mosca (Pd), Goffredo Bettini (Pd) e dei gruppi Ppe, S&D e Alde la Commissione Commercio Internazionale del Parlamento europeo ha approvato l’importazione senza dazi di una quota annua di 35 mila tonnellate di olio d’oliva dalla Tunisia, quota che si aggiunge alle 56.700 tonnellate annue già previste dall’accordo di associazione UE-Tunisia e che sarà in vigore per due anni.

olio“Un aumento del 40% di importazione di olio– ribadiscono i due esponenti pentastellati- che distruggerà la produzione olivicola italiana, con danni enormi anche per la ‘nicchia’ di grande qualità e spessore che il Veneto ha saputo ricavarsi grazie a molti anni di duro lavoro”. “È uno schema suicida per l’economia del Sud Europa, così come dimostrato dai precedenti accordi con il Marocco, che hanno contribuito a distruggere la produzione di arance nel Sud Italia e causato indirettamente tensioni sociali, come quelle vissute a Rosarno”.

“Dietro l’invasione dell’olio tunisino- sottolineano- ci sono precisi interessi economici in gioco: l’obiettivo è quello di affossare i piccoli e medi produttori, mentre ai grandi viene data la possibilità di comprare a prezzo stracciato l’olio extraeuropeo per poi spacciarlo Made in Italy, come in passato già dimostrato dalle inchieste della magistratura”.


“Molti consumatori veneti compreranno olio con etichetta italiana contenente olio tunisino più economico e di minor qualità: uno schiaffo al nostro Made in Veneto avvallato dalla Commissione Europea. In campagna elettorale tutti a stracciarsi le vesti per il ‘made in’- concludono gli esponenti del M5S- poi, quando è l’ora di votare in commissione, dove nessuno vede, si dimostra nei fatti la coerenza dei partiti. Si svende l’olio in cambio di cosa? Armamenti, altri accordi sottobanco fatti di recente da Renzi? lo scopriremo presto”.

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