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Un’intesa per creare aree d’eccellenza in campagna e montagna

FIRENZE - Promuovere lo sviluppo dei territori rurali e montani a partire dalla valorizzazione e tutela dei prodotti

Pubblicato:26-01-2016 15:05
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:50

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FIRENZE – Promuovere lo sviluppo dei territori rurali e montani a partire dalla valorizzazione e tutela dei prodotti agricoli e nuove produzioni di eccellenza anche attraverso sistemi innovativi. Questo, in sintesi, l’obiettivo del Protocollo di intesa firmato questa mattina tra Uncem Toscana e il Consorzio Ori di Toscana. Alla firma il presidente Uncem, Oreste Giurlani, e il responsabile relazioni esterne di Ori di Toscana, Amedeo di Napoli.

agricoltura2“Con questo accordo- ha spiegato- puntiamo alla valorizzazione e diffusione del consumo dei prodotti regionali, introducendo elementi d’innovazione della filiera in termini di prodotto, processo e mercato nel rispetto dell’origine, della tradizione e della tipicità della ortofrutticoltura toscana”. Per Giurlani il rilancio delle produzioni ortofrutticole toscane “è un’opportunità di sviluppo per le imprese agricole del territorio a beneficio di tutta la filiera”. L’intesa punta alla progettazione e alla realizzazione di aree d’eccellenza in particolar modo delle zone collinari toscane, favorendo l’innovazione nei processi di produzione e la commercializzazione dei prodotti a livello locale.

Ad oggi il Consorzio toscano annovera circa 50 aziende agricole socie, con una fatturazione complessiva sul 2015 (tenendo conto dei tre consorzi, oltre al toscano, quelli in Lazio e Sardegna) che ammonta a circa 37 milioni di euro. I prodotti garantiti dal marchio “Ori di Toscana” sono sottoposti, spiega Napoli, “ad un controllo rigoroso, partendo da una corretta gestione agricola dei metodi di coltivazione rispettosi dell’ambiente fino a limitare al massimo l’uso dei prodotti chimici prendendo a riferimento i disciplinari di produzione adottati dalla Regione Toscana”. Attualmente sono in corso sperimentazioni con l’Università di Firenze e Pisa, soprattutto in area geotermica.


di Diego Giorgi, giornalista

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