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ROMA – “Incrementare la quota di olio tunisino a dazio zero nell”area Ue e” un errore, perche” incrementa seriamente il rischio di contraffazione del prodotto Made in Italy e di frode dei consumatori. Aver ottenuto il dimezzamento della quantita” di prodotto, da 70mila a 35 mila tonnellate di quota aggiuntiva, riduce e non elimina questo profilo critico, evidentemente sottovalutato anche dagli europarlamentari del Partito Democratico che siedono nella Commissione Commercio internazionale”. Lo dicono i deputati Pd Colomba Mongiello, vicepresidente commissione contraffazione e Dario Ginefra, della commissione Attivita” produttive.
“Comprendiamo le ragioni di solidarieta”, politica ed economica, che hanno indotto l”Ue ad adottare questa strategia; ma non possono essere gli olivicoltori italiani, gia” provati dalle crisi di mercato e dalle emergenze fitosanitarie, a pagarne le eventuali conseguenze negative– spiegano Mongiello e Ginefra- il sistema dei controlli, a qualunque livello, deve migliorare l”efficienza e l”efficacia della sua azione, per scongiurare il ripetersi di truffe come quelle fatte emergere dalla magistratura barese”. Governo e Regioni, quindi, “devono avviare immediatamente il Piano Olivicolo Nazionale per offrire alla filiera olivicola Made in Italy le opportunita” di crescita strutturale e di valorizzazione di un prodotto unico al mondo- concludono i democratici- confidiamo che il Parlamento europeo, su impulso del Pd, migliori ulteriormente il provvedimento licenziato dalla commissione”.
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