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Dieta mediterranea, l’incontro all’Onu: cruciale per l’Agenda 2030

La rappresentanza permanente d’Italia presso le Nazioni Unite ha organizzato un panel sull’importanza della dieta mediterranea

Pubblicato:25-11-2024 18:07
Ultimo aggiornamento:25-11-2024 21:19

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ROMA – A margine delle celebrazioni per la Settimana della cucina italiana nel mondo, la rappresentanza permanente d’Italia presso le Nazioni Unite ha organizzato, in collaborazione con la Missione Onu del Marocco, un panel sull’importanza della dieta mediterranea – già riconosciuta patrimonio Unesco nel 2010.
I due Paesi, riferisce la testata La Voce di New York, hanno concluso prendendosi l’impegno, per il 2025, di lavorare, a livello locale e internazionale, affinché venga istituita una giornata mondiale della dieta mediterranea, vengano creati dei presidi per difenderne la tradizione e Pollica, in Campania, venga candidata a “città creativa della gastronomia” dell’Unesco.

La dieta mediterranea non è solo una dieta” ha dichiarato il rappresentante permanente d’Italia all’Onu, Maurizio Massari. “È un vero e proprio testamento da passare, un insieme di elementi culturali che rispettano la diversità, uno spiraglio di speranza di fronte ai conflitti, un modello di sviluppo”. E ha proseguito l’ambasciatrice del Marocco alle Nazioni Unite, Majda Moutchou: “È un elemento cruciale per il raggiungimento dell’Agenda 2030, con pratiche sostenibili e attività locali”.
Non solo per i benefici sulla salute e i cibi di alta qualità, estremamente nutrienti e gustosi, ma anche per l’impatto positivo sull’ambiente: la maggior parte degli alimenti che compongono la dieta mediterranea sono prodotti sotto origine protetta, vengono sottoposti a infiniti controlli e rappresentano fonti di sostentamento per intere comunità.

Si sono distinti due momenti: una tavola rotonda, moderata da Sara Roversi, presidente di Future Food Institute, una piattaforma che si occupa di cambiare il sistema alimentare globale, e un buffet con le eccellenze italiane, quali Prosciutto di Parma e mozzarella di bufala, e marocchine, come i biscottini al sesamo o alla mandorla.
Nel corso della tavola rotonda, che si è tenuta venerdì scorso, sono intervenuti diversi speaker: per la parte istituzionale, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, il vicedirettore generale della Fao Maurizio Martina, il direttore di New York dell’Unesco Eliot Minchenberg; per le testimonianze scientifiche dei benefici della dieta mediterranea, professori universitari e scienziati dall’America e dall’Italia; il sindaco di Pollica Stefano Pisani, che ha raccontato come la città sia un esempio virtuoso per aver trasformato la cultura, “che è frutto di esperienze millenarie”, in un modello ecosostenibile, “che ha al centro la salvaguardia dell’ambiente in equilibrio con la presenza dell’uomo”; e l’attivista climatico e creator Barbascura.


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