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Ddl Concorrenza, gli operatori Ncc Auto: “Sanzioni inaccettabili e sproporzionate”

"Il Parlamento sembra ignorare la giurisprudenza della Corte costituzionale, che sta restituendo dignità al mestiere, allargando in chiave concorrenziale la disciplina di settore"

Pubblicato:25-11-2024 15:27
Ultimo aggiornamento:25-11-2024 21:15
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ROMA – “Sono inaccettabili e punitive le sanzioni previste nel ddl Concorrenza per gli operatori Ncc Auto”.

È quanto afferma CNA Fita Ncc commentando il ddl concorrenza licenziato dalle Commissioni Trasporti e Attività produttive “che mortifica le legittime aspettative del settore”.

“Il Parlamento sembra ignorare la giurisprudenza della Corte costituzionale, che sta restituendo dignità al mestiere, allargando in chiave concorrenziale la disciplina di settore. Al contrario, il nuovo sistema sanzionatorio previsto nel ddl, sebbene abbia finalmente preso di mira l’esercizio abusivo dell’attività di noleggio, manca l’obiettivo di combinare in maniera equilibrata le sanzioni pecuniarie con quelle
accessorie-interdittive. L’esercizio “irregolare” dell’attività comporterà sempre sia la sanzione in denaro e sia il blocco del mezzo. Nonostante l’inserimento del periodo di riferimento pari a 5 anni per il computo delle infrazioni e per la commisurazione della relativa reazione dell’ordinamento, resta in piedi la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della carta di circolazione anche nel caso di una sola e lieve trasgressione delle regole formali d’esercizio”, prosegue la nota.


A giudizio di CNA Fita Ncc “lo stop anche per un solo mese dell’attività economica a causa di una compilazione non perfetta del foglio di servizio, oltre a costituire una misura sproporzionata e iniqua, finirà col compromettere la tenuta finanziaria degli operatori economici Ncc. Rischiano di saltare
tantissimi contratti di trasporto a causa del fermo del veicolo. L’auspicio è che l’aula corregga il testo, per scongiurare un pesante impatto su un settore che conta oltre 20mila attività, perlopiù guidate da artigiani e piccoli imprenditori”, conclude.

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